CRONACA - 16 ottobre 2025, 17:40

Maxi sequestro nel carcere di Biella, il SiNAPPe: “Scoperti telefoni, attrezzi e 30 metri di corda”

E aggiunge: “Un pericolo reale scongiurato grazie alla Polizia Penitenziaria”.

polizia biella

Maxi sequestro nel carcere di Biella, il SiNAPPe: “Scoperti telefoni, attrezzi e 30 metri di corda” (foto di repertorio)

Il Si.N.A.P.Pe. (Sindacato Nazionale Autonomo Polizia Penitenziaria) esprime profonda soddisfazione e plauso per l'eccezionale operazione di sicurezza interna condotta dal personale di Polizia Penitenziaria della Casa Circondariale di Biella, che ha portato al sequestro di un ingente quantitativo di materiale illecito.

L'operazione, condotta con precisione e professionalità, ha riguardato una perquisizione ordinaria in un area del Padiglione Oropa, che ha permesso di scoprire il materiale nascosto con estrema ingegnosità sotto i vasi sanitari di alcune camere detentive. Telefoni cellulari, cavi USB, carica batterie, brugole, punte di avvitatori ed una matassa di corda sintetica lunga trenta metri sono gli oggetti rinvenuti durante questa preziosissima operazione.

Il vicesegretario regionale del SiNAPPe Matteo Ricucci: “Il rinvenimento di un arsenale di comunicazione, attrezzi atti a manomissioni e di una così vasta quantità di corda sintetica rappresenta un segnale d'allarme che non può essere ignorato. La corda, in particolare, è un chiaro indizio di potenziali tentativi di evasione o azioni intimidatorie che la Polizia Penitenziaria della Casa Circondariale di Biella ha saputo sventare. Il successo di questa perquisizione sottolinea la straordinaria professionalità, l'acume investigativo e il grande spirito di sacrificio delle donne e degli uomini della Polizia Penitenziaria, che quotidianamente, e spesso con risorse insufficienti, riescono a sventare minacce per la sicurezza interna ed esterna”.

Aggiunge il segretario nazionale del SiNAPPe Raffaele Tuttolomondo: “Il problema del traffico di oggetti non consentiti, in primis i telefoni cellulari e gli strumenti di manomissione, resta una delle piaghe più gravi del nostro sistema penitenziario, alimentando affari illeciti e minando l'autorità dello Stato all'interno delle mura. L'abilità con cui il personale di Polizia Penitenziaria ha neutralizzato questo ennesimo tentativo merita il massimo riconoscimento. Chiediamo al Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria di accelerare l'implementazione di strumenti tecnologici efficaci per supportare concretamente l'attività di controllo nella Casa Circondariale di Biella e in tutti gli Istituti. La sicurezza del carcere è una priorità assoluta e richiede investimenti immediati. Il Si.N.A.P.Pe., rinnova l'appello affinché vengano adottate misure strutturali e tecnologiche urgenti per garantire condizioni di lavoro più sicure e un efficace contrasto alla criminalità interna”.

Redazione g. c.

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