Un confronto diretto tra il mondo dell’impresa e le istituzioni europee si è svolto venerdì pomeriggio, 19 settembre, all’Unione Industriale Biellese, dove una delegazione di imprenditori ha incontrato gli europarlamentari per discutere delle principali sfide che interessano la manifattura.
Al centro del dibattito le misure per la sostenibilità e la competitività del manifatturiero europeo, le politiche industriali dell’Unione e il sostegno alle piccole e medie imprese. Sono stati approfonditi, inoltre, gli scenari di sviluppo della digitalizzazione nelle aziende, la questione energetica, le difficoltà e le prospettive del tessile europeo tra regolazione e innovazione, la competizione sui mercati globali e la necessità di reciprocità nei rapporti commerciali. Tra i temi emersi con forza anche la semplificazione normativa e l’esigenza di una maggiore rapidità nei processi legislativi.
A confrontarsi con gli imprenditori sono stati gli onorevoli Giovanni Crosetto, Giorgio Gori, Gaetano Pedullà, Isabella Tovaglieri, insieme alla vicepresidente della Regione Piemonte Elena Chiorino.
La delegazione istituzionale è stata accolta dal Consiglio di Presidenza dell’Uib, guidato dal presidente Paolo Barberis Canonico, che ha sottolineato l’importanza del dialogo con le istituzioni europee:
“Negli ultimi anni ci siamo accorti che non occuparci delle questioni europee ci è costato caro e che, invece, dobbiamo porre ancora più attenzione là dove viene disegnata e stabilita gran parte della normativa che ricade sulle nostre imprese. L’approccio ideologico del legislatore europeo negli ultimi anni, pur partendo da principi condivisibili, si è tradotto in pratica in un quadro normativo dannoso, che mette a rischio l’industria. In un contesto globale che cambia con rapidità, l’Unione Europea è quindi un punto di riferimento essenziale per noi”.
Barberis Canonico ha rimarcato come le transizioni ecologica e digitale, le politiche per l’energia e per il lavoro e la competitività industriale siano ambiti nei quali la collaborazione tra istituzioni e sistema produttivo è decisiva. Ha inoltre ricordato l’intensificazione dell’attività di rappresentanza delle imprese piemontesi e biellesi presso Confindustria Bruxelles, attraverso la presenza di Lapo Bechelli e del direttore Matteo Borsani.
“Siamo da sempre impegnati in un dialogo costruttivo con le istituzioni a tutti i livelli – europee, nazionali, regionali e locali – perché siamo convinti che il futuro dell’industria italiana ed europea passi anche attraverso una visione comune, ambiziosa e pragmatica. Vorrei che questa fosse una delle tante occasioni di scambio reciproco, in un dialogo schietto e concreto. Siamo qui oggi per confrontarci e per rafforzare quel legame che deve unire chi, pur in ruoli diversi, lavora per lo sviluppo del continente: un obiettivo che, ne siamo convinti, passa dal ribadire la centralità dell’industria nella nostra economia come principale motore di crescita”, ha concluso.









