Sono passati molti anni dalle fotografie in seppia, quelle immagini d’altri tempi che oggi possiamo ammirare solo come preziosi ricordi, mentre il mondo attorno a noi è tutto a colori. Alcuni luoghi immortalati allora esistono ancora, come la fontana del Vulcano a Zubiena, la casa Natale di Pietro Micca, la porta a Salussola, la chiesa romanica a Masserano, il Castelletto a Roppolo, il portico di Masserano o la casa di Pietro Micca. Ma oggi di quei tempi restano principalmente le fotografie del fotografo Roberto Marchisotti.
“Per fotografare 82 comuni – spiega Marchisotti – all’epoca ci sono voluti circa tre anni, con migliaia di scatti sviluppati poi in camera oscura, trattati con le tecniche dell’epoca, con lo sbianca e il seppia. Ogni immagine è stata sottoposta a ritocchi manuali”.
Il fotografo racconta di aver sempre lavorato con grande attenzione ai dettagli, curando ogni cielo, ogni contrasto di luce e le sfumature, per restituire fotografie che fossero non solo documenti storici, ma vere opere d’arte visiva.
Oggi, queste immagini rappresentano una testimonianza preziosa del patrimonio culturale e architettonico del Biellese, un ponte tra passato e presente che permette di rivivere luoghi, atmosfere e dettagli che il tempo non ha cancellato.





















