POLITICA - 16 settembre 2025, 09:42

Caldesi contro la mozione pro Palestina all'IC Biella 2

"Possibile che nessuno dei docenti abbia sentito l’esigenza di distinguersi e di non condividere questa strumentalizzazione?"

Caldesi contro la mozione pro Palestina a scuola Biella

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Livia Caldesi, Assessore all'Istruzione, in merito alla mozione approvata dal comprensivo Biella II sulla Palestina sulla quale si è espresso già anche il vicepresidente della Regione Elena Chiorino.  

"Non ci si poteva attendere nulla di diverso dal sindacato USB Scuola che da settimane ha sostituito nella propria agenda il tema della scuola con quello della guerra israelo-palestinese, programmando scioperi prima per il 17 settembre di un’ora poi per il successivo lunedì 22 per l’intera giornata (si sa, gli scioperi programmati per un lunedì intero consentono di programmare un fine settimana lungo e vedono adesioni maggiori), ma dall’Istituto Comprensivo Biella II era invece legittimo attendersi quella neutralità ideologica che si vorrebbe da chi è chiamato all’insegnamento e alla formazione dei giovani. Sappiamo bene esservi da sempre insegnanti apertamente schierati e privi della capacità di mantenere obiettività nell’insegnamento, ma rappresenta una novità assoluta un Istituto Comprensivo che sposi una linea politica approvando una mozione che tratta di temi che con la didattica hanno ben poco a che spartire.

Non si creda però sia qualcosa di casuale perché a ben vedere si tratta di una strategia ben chiara della sinistra nostrana che, presa coscienza del seguito sempre più modesto e della propria incapacità di elaborare un solido progetto alternativo, cerca di portare lo scontro politico ovunque e ad ogni livello, nel disperato tentativo di far apparire il consenso e il proprio peso maggiori di quanto effettivamente siano.

Oggi lo fa con un sindacato che, come ogni sindacato di sinistra, non si occupa ormai più da anni dei lavoratori e può quindi essere tranquillamente usato come cavallo di Troia per fare entrare nella scuola - in questo caso - argomenti che dovrebbero essere risparmiati ai bambini delle scuole dell’infanzia, delle elementari e delle medie. 

E, ancora una volta, lo fa incurante di avvelenare ovunque il clima, di diffondere conflittualità e tensione anche dove non dovrebbero esserci né manifestarsi, come nelle scuole.

Dispiace, amareggia, il fatto che la scuola abbia condiviso, votando la mozione presentata dal sindacato, questa iniziativa. Possibile che nessuno dei docenti abbia sentito l’esigenza di distinguersi e di non condividere questa strumentalizzazione? O di ricordare ai colleghi che il loro compito è quello di educare, di formare, senza influenzare, senza condizionare gli alunni?".

Livia Caldesi, assessore Istruzione Comune di Biella