ECONOMIA - 15 settembre 2025, 16:00

Esportazioni, Biella registra una flessione

Settore tessile in calo, in controtendenza l'abbigliamento, che cresce del +8,7%, seppure attestato su valori assoluti più bassi.

esportazioni biella

Esportazioni, il Biellese registra una flessione

Nel primo semestre del 2025 il valore delle esportazioni dell'Alto Piemonte, l'area che comprende le province di Biella, Novara, Vercelli e del Verbano Cusio Ossola, ha raggiunto i 6,7 miliardi di euro, registrando una crescita del +4,2% rispetto allo stesso periodo del 2024. Il dato complessivo, tuttavia, deriva da andamenti diversificati a livello settoriale e territoriale.

In particolare il tessile e abbigliamento, settore che rappresenta il 29,8% dell'export totale dell'area, segna un incremento del +2,8%. In crescita anche le vendite di macchinari (+2,5%), che si confermano il secondo settore per valore con il 19,3% del totale, mentre si registra una contrazione del -2,2% per le sostanze e prodotti chimici, che pesano per il 12,8% sulle esportazioni complessive.

A livello territoriale, emergono performance eterogenee: Novara, che da sola copre il 53,6% del valore delle esportazioni del quadrante, guida la crescita con un +8%, il miglior risultato a livello regionale. Vercelli, con un'incidenza del 26,9% sul totale, registra un solido +4,8%, collocandosi al secondo posto tra i risultati delle province piemontesi. Biella, che rappresenta il 13,5% dell'export dell'area, subisce invece una flessione del -4,5%, penalizzata dal calo del settore tessile, mentre il Verbano Cusio Ossola (6% del totale) segna la contrazione più marcata, anche a livello regionale, con un -8,2%, che va letto, tuttavia, alla luce di numeri assoluti relativamente bassi.

Il risultato complessivo dell'Alto Piemonte (+4,2%) si rivela migliore sia rispetto alla media regionale, che registra una variazione negativa del -2,5%, sia rispetto a quella nazionale (+2,1%). Le vendite all’estero del quadrante rappresentano il 22% del totale del Piemonte, quinta regione esportatrice d’Italia. I mercati dell'Unione Europea si confermano come destinazione principale, assorbendo il 58,4% delle vendite, con un incremento del +4,5%, mentre la crescita verso i Paesi extra-UE appare più contenuta (+3,9%). Guardando ai maggiori mercati di sbocco, Germania e Francia mantengono la leadership di principali partner commerciali per quasi tutte le realtà provinciali, con alcune differenze a livello locale.

«Nei primi sei mesi dell’anno continua il trend positivo delle nostre vendite all’estero e si consolida anche un’eterogeneità dei risultati» commenta Fabio Ravanelli, presidente della Camera di Commercio Monte Rosa Laghi Alto Piemonte. «La variazione complessiva, superiore sia alla media regionale che nazionale, discende infatti da andamenti diversificati, con settori e province che mostrano performance assolutamente favorevoli e incoraggianti ed altri per cui perdura, invece, una fase di difficoltà, in primis il tessile biellese e alcuni comparti del VCO. Questi dati confermano la forte vocazione delle nostre imprese a investire nei mercati esteri, una propensione che l’ente camerale si impegna a sostenere e rafforzare con molteplici iniziative, grazie anche all’azione della sua Azienda Speciale Fedora e alla sinergia con altri enti e associazioni, come avvenuto per Risò B2B Meetings, l’iniziativa che si è svolta nei giorni scorsi a Vercelli e che ha visto protagoniste 50 imprese piemontesi dell’agroalimentare e 28 buyer esteri da tutto il mondo, realizzando oltre 500 incontri d’affari».

FOCUS BIELLA

Nel primo semestre del 2025 le esportazioni biellesi registrano una flessione del -4,5% rispetto allo stesso periodo del 2024. Il settore tessile, che rappresenta il 59,2% del totale, segna un calo del -7,3%, con una contrazione particolarmente marcata per i tessuti (-10,3%) e più contenuta per i filati (-4,6%). In controtendenza l'abbigliamento, che cresce del +8,7%, seppure attestato su valori assoluti più bassi. L'Unione Europea, che assorbe il 47,7% dell'export provinciale, registra una leggera contrazione del -2,2%, mentre le vendite verso i Paesi extra-UE calano del -6,5%, a causa soprattutto della forte contrazione dell'export verso la Cina (-28,7%) e la Turchia (-22,1%). Germania (-0,6%) e Francia (-3,8%), pur registrando lievi contrazioni rispetto allo scorso anno, si confermano i principali partner commerciali.

c. s. Camera Commercio g. c.

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