La Sagra del Pailet 2025 ha preso il via oggi alle 17.00 con una cerimonia dedicata alle mostre: pubblico, artisti, associazioni e autorità hanno dato il benvenuto alla ventiduesima edizione della rassegna che unisce tradizione e creatività: "Puntiamo ogni anno ad ampliare il coinvolgimento degli artisti e ad alzare ulteriormente la qualità della proposta, per offrire alla comunità un evento sempre più curato". Dai rappresentanti dell’Amministrazione è arrivata una riflessione sul percorso ormai trentennale: "Nata nel 1995, la Sagra è diventata un patrimonio condiviso: lavoriamo perché cresca ancora, sul piano culturale e turistico". Gli organizzatori hanno infine richiamato la funzione dell’arte: "Gli artisti sanno leggere il presente e intuire il futuro; il loro sguardo, innestato sulla tradizione della terracotta, è un valore che vogliamo continuare a coltivare".
Subito dopo, il rinfresco ha anticipato l'apertura delle mostre e la visita alle esposizioni.

Il percorso si articola in cinque tappe: Mirco Denicolò porta in piazza Vittorio Veneto (Dall’Emilio) “Still Life – La ceramica come soggetto”, una riflessione visiva che intreccia memoria ronchese e linguaggio grafico. All’Ecomuseo della Terracotta (via Roma 14) Gilda Brosio presenta “Mano a mano con la terra”, viaggio nella metamorfosi della materia tra natura e tracce personali. Presso la Scuola delle Terrecotte (via Roma 20) Mara Tonso espone “La Smens”: grandi semi come piccole sculture, invito a guardare biodiversità e nutrimento con occhi nuovi; negli stessi spazi l’APS propone “Giochi di terra, terra di giochi”, progetto nato nel 2017 che trasforma l’argilla in giochi per tutte le età. In Sede Alpini (via Roma 31), infine, “Impara l’arte” riunisce i dipinti di Giovanni Rosazza e degli allievi dei corsi di pittura di Ronco.

Il programma prosegue fra mostre diffuse e aperture straordinarie, mercato della ceramica con dimostrazioni, laboratori per tutte le età, musica e spettacoli, teatro di narrazione e artisti di strada, visite guidate ed incontri culturali, momenti istituzionali e di memoria, oltre ai tradizionali appuntamenti enogastronomici della sagra con i punti ristoro: "Un fine settimana di festa condivisa tra il centro del paese e gli spazi espositivi. Gli artisti sono il sale della terra e nelle prossime edizioni saremo pronti ad accoglierli e proporre le opere a tutti i partecipanti".






























