Continuano le imprese per la società biellese dei “ragazzi terribili” delle lunghe distanze. Il gran caldo infatti non ha fermato Laura Ravera e Enrico Moschin che hanno conquistato, il difficile campo gara dell’Aronaman, già reso insidioso dall’importante dislivello in bici, e dalla mezza maratona successiva, corsa nella tarda mattinata. Ad aumentare le insidie, la canicola estiva del 27 luglio.
Ottima la prestazione di Laura Ravera, che, reduce dal suo quarto Ironman, continua con il migliore auspicio la preparazione del suo quinto, a Cervia, conquistando il primo posto di categoria. Grande soddisfazione per lei, in una gara così ostica. Davvero di alto livello la prestazione di Andrea Valdani, autore di una straordinaria frazione di bici e di nuoto, ventesimo assoluto prima di affrontare la mezza maratona, costretto al ritiro a malincuore nella corsa per problemi di salute. Ma il triathlon non va in vacanza nemmeno ad agosto.
Il 17 agosto, alla start line dell’Ironman di Copenaghen presenti Stefano “Iron” Pozzo, pronto a acciuffare il suo undicesimo full ed Enrica Soligo, che conquista il suo poker di Ironman, completando la quarta distanza regina del Triathlon in meno di due anni. Personal best per entrambi, affermano stanchi, ma sorridenti e soddisfatti, all’arrivo. La gara ha messo a dura prova tutti e due, complicata dal vento che ha reso impegnativa la frazione di bici, con 1400 metri di dislivello a fine giornata accumulati prima della maratona.
Ma l’estate targata triathlon Ironbiella non finisce qui: Angela Fogarolli firma la slot per i mondiali al 70.3 di Vichy. Gara in salita per l’atleta, con una frazione di nuoto combattuta, e questo rende ancora più evidente l’incredibile prestazione nelle frazioni di bici e corsa, dominando la sua Age Group. Un inno alla passione per il triathlon come stile di vita, per questi lavoratori-atleti, che condividono l’amore per la triplice alla vita di ogni giorno, senza mai tralasciare il supporto di amici e famiglie che condividono con loro questo viaggio.
“Il triathlon non è uno sport “da tutti”, richiede costanza, impegno, sacrificio e il giusto bilancio con la vita di ogni giorno, per noi amatori. Ma proprio per questo, è davvero “per tutti””. Chiosa Enrica, che con i suoi compagni di squadra, sta già pianificando le prossime sfide.





