Riceviamo e pubblichiamo:
«Il Sindaco Oliviero definisce “nefandezze” i contenuti della lettera che hanno portato all’assemblea dei sindaci con i vertici sanitari biellesi. Ebbene, se chiamare le cose col loro nome è nefandezza, allora chi ha firmato la lettera è colpevole di onestà, perchè un sindaco e/o un consigliere è l’istanza più vicina al cittadino e considerato il ruolo pubblico, deve rappresentare, pur con alcuni filtri necessari, i disagi che gli vengono segnalati. Quindi, se le parole scritte, che chiedono trasparenza, le paiono nefande, il problema non è la lettera, ma è il suo concetto di dialettica democratica.
Ma c’è un aspetto che colpisce molto: il fatto che Lei, Sindaco Oliviero, primo cittadino di Biella, sia rimasto muto di fronte a chi, sia pur con un certo senso di realtà, ha definito i biellesi solo come vecchi, tendenti al suicido e isolati. Sappiamo che abbiamo ben altro da offrire. In politica si può perdonare un’offesa, ma non il suo silenzio quando il suo territorio è definito solo in termini negativi. Mi assumo la responsabilità di questa risposta, ma sono certa che sia condivisa da molti.»
Monica Mosca, sindaca di Occhieppo Inferiore
«Giovedì 4 settembre 2025 si è svolta presso l’Ospedale degli infermi di Biella una partecipatissima assemblea dei sindaci sulla sanità territoriale a cui hanno avuto diritto di presenza e di parola anche consiglieri comunali e semplici cittadini.
La convocazione era frutto di due sollecitazioni. La prima è la nostra lettera sottoscritta da Sindaci con i propri consiglieri, Consiglieri senza il proprio sindaco, ex amministratori comunali, ex dirigenti che chiedevano al Presidente della Provincia di convocare un'Assemblea dei Sindaci. La seconda, invece, è un’interrogazione della minoranza del Consiglio Comunale di Biella a seguito della quale il Sindaco di Biella ha deciso di convocare l’assemblea di cui sopra unificando le due istanze.
Le due sollecitazioni, a detta sia del Direttore ASL Sanò che dello stesso Ramella, hanno avuto il merito di portare a un confronto e ad alcuni chiarimenti su una materia importante per il Biellese come la sanità.
L’incontro si è svolto in un clima collaborativo e ne è uscito un quadro di importante coesione territoriale. Il nostro auspicio è che tali occasioni di confronto si possano ripetere più spesso.
Spiace leggere oggi, riportata da un giornale on-line, una dichiarazione del Sindaco di Biella Marzio Olivero che avrebbe detto che nella nostra lettera erano scritte “nefandezze sulla Azienda Sanitaria”.
Rigettiamo questo modo di replicare a delle critiche costruttive presenti sia nel testo della lettera che negli interventi che abbiamo fatto nel corso dell’Assemblea dell’altro giorno e chiediamo di specificare di quali “nefandezze” ci saremmo macchiati.
Convinti che il confronto e la partecipazione siano il sale della democrazia, porteremo avanti serenamente il nostro impegno e chiederemo, perciò, nuovi incontri.
Il Servizio Sanitario Nazionale sta subendo tagli dal Governo centrale, come confermato anche il 4 settembre scorso; è nostra prerogativa verificare come e se questi tagli nazionali si riverberano sulla sanità territoriale.»
I firmatari della lettera sulla sanità biellese





