Riceviamo e pubblichiamo:
“Laura,
sei arrivata ad un traguardo incredibile, e voglio che tu sappia quanto sono orgoglioso di te. Dopo più di trent'anni, i tuoi giorni da maestra sono giunti al termine, e sono sicuro che questa non è solo la fine di un capitolo, ma l'inizio di un meraviglioso nuovo libro.
Mi hai sempre detto che la parola "maestra" deriva dal latino "magister", che significa "colui che è superiore", "capo" o "guida". Questo termine latino a sua volta è collegato a "magis", che significa "più" o "grande". E non c'è definizione che ti si addica di più. In questi decenni hai guidato, ispirato e amato migliaia di bambini. Ho visto la tua passione ardente, il tuo desiderio di coltivare le loro giovani menti e i loro cuori.
Hai seminato curiosità e conoscenza in generazioni di studenti, e hai avuto la gioia di vedere i figli dei tuoi primi alunni sedersi di nuovo tra i tuoi banchi. Che splendido ciclo della vita, che testimonia l'impronta profonda che hai lasciato. So che nel tuo cuore e nella tua memoria porti non solo i nomi dei tuoi studenti, ma anche quelli dei colleghi e delle colleghe che ti hanno accompagnato in questo percorso. Amici e amiche che non ci sono più, ma che sono stati parte della tua vita lavorativa e personale. La loro presenza, il loro sostegno e la loro amicizia hanno reso il tuo cammino ancora più ricco e significativo.
Ora è il momento di un meritato riposo, di goderti la pensione e di dedicarti a tutto ciò che hai messo in pausa per la tua amata professione. Spero che tu possa guardare indietro a questi trent'anni con un profondo senso di realizzazione, sapendo che hai onorato la tua vocazione con grazia, intelligenza e un amore immenso.
Con tutto il mio amore, Gianluca"





