Con l'avvio del nuovo anno scolastico 2025/2026, da mercoledì 10 settembre sarà attivata anche la nuova linea sperimentale che collegherà la stazione ferroviaria di Biella San Paolo con il Campus di Città Studi. Si chiamerà 910, sarà una linea urbana, dunque con biglietto da 1,80 valido per 60 minuti dalla convalida. In tutto 7 le corse giornaliere pensate per rendere più accessibili e agevoli gli spostamenti di studenti, docenti e cittadini.
Il Progetto è stato presentato oggi lunedì 1 settembre a Città Studi, e nasce dal lavoro congiunto di Comune di Biella, Agenzia Mobilità Piemontese (AMP), Azienda Trasporti Automobilistici Pubblici delle Province di Biella e Vercelli (ATAP), Città Studi Biella, Fondazione Cassa di Risparmio di Biella (Fondazione CRB) e Istituto Tecnico Superiore per il settore Tessile, Abbigliamento e Moda (ITS TAM). Sponsor principalmente Comune di Biella, Fondazione Cassa di Risparmio di Biella e Città Studi Biella. L'ITS TAM ha contribuito alle spese relative alla comunicazione e alla promozione per l’avvio della nuova linea.
Gli orari sono stati studiati in coincidenza con lezioni universitarie, arrivi e partenze dei treni. L'itinerario si snoda lungo piazza San Paolo, viale Roma, piazza Adua, viale Macallé, via Galimberti, via Fecia di Cossato, via Lamarmora, via Ivrea e Corso Pella.
Inizialmente si era pensato di farlo passare anche da Chiavazza, ma quella parte del progetto è ancora rimasta almeno per il momento sulla carta perchè non realizzabile finanziariamente, come ha spiegato il presidente di Atap Francesca Guabello: "La navetta per Città Studi nasce da una visione condivisa: quella di un territorio che sa fare squadra per rispondere alle esigenze concrete dei cittadini, in particolare dei nostri giovani universitari . Il nuovo servizio rappresenta un importante passo verso una mobilità più sostenibile ed accessibile. Al momento è sperimentale ma speriamo vivamente che possa divenire strutturale. Dobbiamo guardare avanti".
Il sindaco Marzio Olivero ha sottolineato la sinergia tra gli enti che ha reso fattibile il progetto: "Grazie a tutti. Per arrivare a questo c'è stata un'importante collaborazione e un impegno forte da parte di tutti i parnter. Obiettivo è migliorare il trasporto e la mobilità cittadina, con particolare attenzione ai giovani che frequentano l’ateneo e, più in generale, al potenziamento dei collegamenti con tutto il quartiere interessato”.
"Il tema è avvicinare Città Studi al centro della città e alla stazione ferroviaria - ha dichiarato il Presidente della Fondazione CRB Michele Colombo - , integrando e potenziando il servizio che verrà ottimizzato rispetto alle crescenti esigenze della comunità scolastica biellese e che permetterà inoltre di ottenere benefici ambientali derivanti dalla riduzione di veicoli privati sulla viabilità cittadina. Si tratta di un progetto che unisce la concretezza quotidiana con una visione del domani".
La gestazione del progetto è stata molto lunga, spiega Ermanno Rondi, Presidente di Città Studi Biella: "Avremo potuto farlo partire a marzo dell'anno passato, ma con l'Adunata degli Alpini sarebbe stato sospeso, e poi sarebbe finito l'anno scolastico. Per questo abbiamo preferito farlo partire a inizio anno, in modo tale da dare una garanzia del servizio. L'introduzione di questo nuovo giro bus risponde direttamente alla necessità di un servizio di trasporto efficiente e affidabile. Rendere il nostro Campus, Cascina Oremo e tutti gli altri soggetti che operano al nostro fianco più accessibile, è cruciale per continuare a supportare la crescita della comunità studentesca, e rendere Biella una destinazione sempre più attrattiva per i giovani".
“Un progetto importante per i nostri studenti - sostiene Pier Francesco Corcione, Presidente ITS TAM - Il Tam ha il 70 per cento di ragazzi che arrivano da fuori Biella e la linea sperimentale sarà fondamentale per facilitarli nei loro spostamenti. La nostra sede, a Città Studi, diventa “più vicina” per gli iscritti che viaggiano, ma non solo, si tratta di un esempio di perfetto gioco di squadra che mette al centro il Campus, Cascina Oremo e soprattutto tutti gli utenti che vivono una importante realtà proiettata al futuro del Biellese. Dobbiamo porci dei modelli, partire da questo tassello per proseguire e puntare sempre più in alto".













