ECONOMIA - 18 agosto 2025, 08:00

Crisi dell’artigianato, Piemonte tra le aree più colpite: -26% in dieci anni

Crisi dell’artigianato, Piemonte tra le aree più colpite: -26% in dieci anni

Crisi dell’artigianato, Piemonte tra le aree più colpite: -26% in dieci anni

Secondo l’ultima indagine dell’Ufficio studi della Cgia di Mestre, elaborata su dati Inps e Infocamere/Movimprese, negli ultimi dieci anni il numero degli artigiani in Italia è sceso da 1,77 milioni (2014) a 1,37 milioni (2024): -22%, quasi 400 mila unità in meno. “Possiamo affermare con grande preoccupazione che in due lustri quasi un artigiano su quattro ha gettato la spugna”, osserva la Cgia.

Il Piemonte figura tra le regioni maggiormente colpite, con una riduzione del 26% e il quarto peggior risultato a livello nazionale. Davanti, nell’ultimo decennio, Marche (-28,1%), Umbria (-26,9%) e Abruzzo (-26,8%). La contrazione non ha risparmiato alcuna regione e si è accentuata anche nell’ultimo anno: tra 2023 e 2024 si registrano 72 mila artigiani in meno, pari a -5%.

La Cgia rileva che il Mezzogiorno ha contenuto le perdite grazie agli investimenti in opere pubbliche legati al Pnrr e agli effetti del Superbonus 110%, che hanno sostenuto il comparto casa, frenando la caduta complessiva degli addetti.

Il rapporto segnala inoltre che una parte del calo è legata ai processi di aggregazione e acquisizione successivi alle crisi 2008/2009, 2012/2013 e 2020/2021. Se da un lato ciò ha ridotto la platea degli artigiani, dall’altro ha contribuito ad aumentare la dimensione media delle imprese e la produttività in diversi comparti, in particolare trasporto merci, metalmeccanico, installazione di impianti e moda. Un quadro che chiama il Piemonte a misure mirate per sostenere la tenuta e il rilancio del suo tessuto artigiano.

C.S. G. Ch.

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