Blitz estivo della giunta Cirio sull'Irpef, con una stangata che a partire dal 2026 colpirà soprattutto il ceto medio con i redditi fino a 50mila. La discussione sugli aumenti arriverà questo pomeriggio in Commissione con l'assessore al Bilancio Andrea Tronzano: la maggioranza vuole approvare il provvedimento entro il prossimo 31 luglio, con l'assestamento di Bilancio.
La novità principale sarà il passaggio dagli attuali quattro scaglioni a tre nel 2028, con porterà quindi alle seguenti ripartizioni: la prima fino a 28mila euro, la seconda da 28mila euro a 50mila euro e la terza oltre i 50mila euro. Ieri il presidente Alberto Cirio e l'assessore Tronzano hanno anticipato la manovra ai capigruppo. Per i redditi sotto i 15mila euro nel triennio 2026-2028 non ci saranno cambiati.
La brutta sorpresa il prossimo anno ci sarà per chi guadagna dai 15mila ai 28mila euro (il 45% dei piemontesi) che si troverà a pagare 33 euro in più all'anno, passando da 371 a 404 euro di media. Questo fino al 2028, quando saranno in vigore le nuove fasce e quindi pagherà 341 euro (-63 euro all'anno).Ancora più colpito lo scaglione successivo fino ai 50mila euro (il 26% della popolazione), che nel 2026 sborserà ben 106 euro in più, arrivando ad una media di 791 euro. Una situazione destinata a risolversi nel 2028, quando verserà 653 euro all'anno.
L'assessore regionale alle Politiche Sociali Maurizio Marrone annuncia detrazioni per le famiglie numerose. "In Piemonte - spiega - arriva la detrazione di 250 euro per chi ha più di due figli. Un passo avanti in più nella lotta contro l’inverno demografico".






