La storia del successo di Pallacanestro Biella ha inizio nel giugno del 1994, quando il Biella Basket Club e gli Amici del Basket Biella, decisero di unire le proprie forze per fondare l’Associazione Sportiva Pallacanestro Biella. Uno solo l'obiettivo: iscrivere la prima squadra al Campionato Nazionale Maschile di Serie B2. E così, da via Volpi, a corso Risorgimento, dove Alberto Savio allestì la prima sede della nuova Pallacanestro Biella, il basket a Biella ha fatto storia. E a raccontare quei momenti, le partite, le presentazioni delle squadre, conferenze stampa, c'è l'obbiettivo di Roberto Marchisotti, sempre presente, da quando era ING a Lauretana, passando per la Fila.
Da via Volpi a corso Risorgimento, dove Alberto Savio allestì la prima sede del nuovo club, il basket a Biella cominciò a scrivere la propria storia. E a raccontarla, passo dopo passo, è stato anche l’obiettivo fotografico di Roberto Marchisotti, testimone silenzioso ma instancabile di una lunga stagione di emozioni.
"Ho iniziato a fotografare le varie squadre appena fu realizzato il PalaPajetta - racconta Marchisotti, che nell’ambiente sportivo in tanti chiamano affettuosamente “il maestro” - . Era davvero difficile all’inizio. Io, che sono molto preciso, diventavo matto per via della scarsa illuminazione. All’epoca si lavorava con pellicola portata a 1600 ASA, e bisognava fare uno sviluppo adeguato, oltre a correggere il bianco in fase di stampa".
Il suo archivio è un viaggio nel tempo, sotto al canestro, ma non solo. Dentro ci sono migliaia di scatti: giocatori, allenatori, squadre, sponsor, conferenze stampa e volti diventati familiari a tutti i tifosi. Le immagini raccontano il tifo dei "Dannati" con Perino, le presentazioni di stagione, le parole di Enrico Frachey e figure come Mister Danna. In primo piano, anche marchi come Lauretana, che con il basket biellese hanno condiviso un pezzo di storia.
"I miei servizi finirono quando fu costruito il PalaForum", conclude Marchisotti, con un pizzico di nostalgia ma tanto orgoglio. La sua passione per la fotografia sportiva, però, non si è mai fermata al basket: ha immortalato le monoposto della Formula 1 a Monza, le moto a Imola, rally, ciclismo, sci e gare off-road. Un percorso lungo una vita, sempre con la macchina fotografica al collo.




















