Ci sono oncologi, neurologi, urologi, gastroenterologi, oculisti e molti altri specialisti tra i protagonisti dell’archivio fotografico di Roberto Marchisotti, fotografo biellese che dagli anni Ottanta immortala con sensibilità e maestria i volti della medicina italiana e internazionale. Un lungo lavoro che attraversa decenni di congressi, eventi scientifici e incontri accademici, sempre con un approccio elegante e un taglio artistico riconoscibile.
Le sue immagini non sono semplici ritratti: sono istantanee in cui medici e professori, spesso noti per la loro autorevolezza scientifica, si mostrano in una dimensione umana, sorridente, a volte persino intima. Scatti posati, ma mai freddi, che raccontano la passione e la dedizione di chi dedica o ha dedicato la propria vita alla cura degli altri.
Quella presentata oggi da noi di newsbiella.it è solo una piccola selezione di un patrimonio immenso, composto da migliaia di fotografie raccolte dal 1980 a oggi. Un archivio unico, non solo per la città di Biella ma per l’intera Regione, che rende omaggio a figure straordinarie biellesi ma non solo, come Barbera, Gusmaroli, Polastri, Leone, Bagnasacco, Faraldi, Gibba, D'Ambrosio, Ciambellotti, Pierini, Manzoni, Sella, De Gaspari, Calogero, Bertetto, Cavalleri, Tovez, Gosso, Quaranta, Bolla, Bernard, Veronesi, Garattini, Gariazzo, Torta, Chiò, Scattoni, Ferretti, Veglia, Bretti, Gritti.
Tra questi anche Luigi Cavanna, l’oncologo che durante la prima ondata della pandemia da Covid-19 a Piacenza si è distinto per il suo coraggio e spirito d’iniziativa. In sella a una moto, Cavanna raggiungeva i pazienti a domicilio con un ecografo portatile per monitorare in tempo reale lo stato dei polmoni, evitando ricoveri inutili e intervenendo tempestivamente. Una pratica che è stata ribattezzata “Metodo Piacenza” e che ha valso al medico la copertina del Time.















