Sette tra commissari, agenti e assistenti della Polizia Locale di Biella hanno voluto rendere omaggio, in modo simbolico ma sentito, al corpo degli Alpini, indossando con orgoglio il cappello con la penna nera davanti al monumento ai giardini Zumaglini. Un gesto che unisce la loro storia personale al profondo legame della città con il corpo alpino, in occasione della 96ª Adunata nazionale ospitata proprio a Biella.
Il monumento, che rappresenta un Alpino con il suo mulo “Scudela” mentre scendono dalla montagna, scolpita in un enorme blocco di sienite della Balma, è uno dei simboli più rappresentativi della tradizione alpina biellese.
I protagonisti di questo omaggio speciale sono tutti ex Alpini, che hanno prestato servizio militare in diversi reggimenti:
Il commissario Stefano Zannin, 4° Reggimento Artiglieria Pesante a Campale (Trento)
L’assistente Alessandro Marmiroli, 2° Reggimento Alpini a Borgo San Dalmazzo
L’assistente Sandro Ferla, Genio Pionieri a Merano
L’assistente Riccardo Marmiroli, 16° Reggimento a Belluno
L’assistente Roberto Trapella, Battaglione Alpini Mondovì (Cuneo)
L’assistente Demetrio Rucco, anche lui come Zannin al 4° Reggimento Artiglieria Pesante a Campale
L’agente Marco Ribaldone, SMALP (Scuola Militare Alpina) di Aosta
Un’iniziativa pensata da Stefano Zannin che ha unito spirito di corpo, memoria e identità, testimoniando come l’esperienza alpina continui a vivere anche nelle scelte e nei gesti quotidiani di chi oggi serve la comunità in divisa: "Mi è sembrato giusto, quando si fa il militare negli Alpini lo si rimane per sempre, e adesso che c'è l'Adunata a Biella è un po' per ricordare quello che abbiamo fatto, con orgoglio, e tutto quello che gli Alpini fanno ancora oggi".








