Basso Biellese - 08 maggio 2025, 08:40

Salussola onora i suoi "Martiri della Carità"

salussola caduti

Salussola onora i suoi "Martiri della Carità"

Sabato 3 maggio, presso il Museo di Salussola, in occasione della consueta festa patronale, si è inaugurata la sala dedicata agli uomini di fede: il Beato Pietro Levita e don Francesco Cabrio. Alla presenza degli amministratori del comune di Salussola, il vicesindaco Massimo Canella e l’assessore alla cultura Mauro Forno, la presidente Daniela Mancini nel salutare i presenti ha espresso i suoi più vivi ringraziamenti alla Fondazione Cassa di Risparmio di Biella per aver sostenuto il progetto volto alla valorizzazione del Museo e del territorio.

La dottoressa Claudia Ghiraldello introdotta dalla presidente Daniela Mancini ha aperto il suo intervento complimentandosi con lo staff del Museo Laboratorio dell’Oro e della Pietra di Salussola per il progetto dell’allestimento della sala dedicata a quelli che sono stati definiti “Martiri della Carità”, ossia Beato Pietro Levita e don Francesco Cabrio. La dottoressa ha illustrato per primo la figura di Pietro Levita mettendone in risalto l’operato quale segretario del Papa Gregorio Magno. Il Levita dopo la morte del Papa si adoperò affinché non ne andassero distrutti gli scritti, quegli scritti che il Papa stesso aveva dettato a Pietro tanto velocemente che un giorno quest’ultimo, preso un punteruolo, aveva aperto un pertugio entro la cortina che lo separava dal camerino di Gregorio e aveva potuto svelare l’arcano, ossia comprendere che il Pontefice era ispirato dallo Spirito Santo. Durante la spiegazione di questo episodio riportato dal codice della vita del Beato Pietro Levita custodito nell’archivio capitolare di Vercelli, la dottoressa ha coinvolto il pubblico facendolo interagire con un’installazione ad hoc.

A seguire ha trattato della persona del parroco di Torrazzo don Francesco Cabrio che, originario di Salussola, volle intervenire per salvare alcuni suoi giovani parrocchiani catturati da nazifascisti e a soli 31 anni venne trucidato il 15 novembre 1944 dal tenente Francesco Del Corto. Morì dissanguato poiché vennero addirittura impediti i soccorsi. La studiosa ha chiuso il suo intervento sottolineando l’importanza di valorizzare questi due Martiri della Carità soprattutto per le nuove generazioni, in modo da fornire loro esempi di vita buona e santa. Erano presenti all’evento anche discendenti del sacerdote Cabrio. Inoltre, ad arricchire l’evento, vi è stata l’inaugurazione della mostra di acquerelli di Paola Merlin dedicata "Alle Anime e ai Luoghi di Fede“ che ha suscitato vivi interesse e apprezzamento nel pubblico. La mostra rimane visitabile fino a domenica 11 maggio.

Redazione A.V.P.S. odv

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