Biella - 07 maggio 2025, 06:50

Sarà un'Adunata a Biella senza Giuliano Fighera, l'amico Roberto porterà a mano il suo cappello per la sfilata

La penna nera di Cavaglià confida: “Il figlio Sergio e la moglie Claudia mi concedono questo onore, un gesto che mi ha davvero commosso”.

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Sarà un'Adunata a Biella senza Giuliano Fighera, l'amico Roberto porterà a mano il suo cappello per la sfilata

“Il figlio Sergio e la moglie Claudia mi concedono l'onore di portare con me il cappello del buon Giuliano, insieme ad altri amici, per la sfilata dell'Adunata Nazionale. Un gesto inaspettato che mi ha commosso profondamente”. A parlare Roberto Canova, penna nera e consigliere comunale di Cavaglià, da tempo immemore fraterno amico di Giuliano Fighera, il noto fotografo biellese mancato troppo presto il 14 febbraio 2023 all'età di 62 anni.

“Da molto tempo, attendeva questo appuntamento storico – sottolinea – Fin dal 2002, quando Biella venne superata da Catania. Ora, finalmente, l'Adunata sarà di scena nella nostra provincia ma non sarà la stessa cosa senza di lui. Andato avanti due anni fa, se la vedrà da lassù”. Indimenticabile il loro primo incontro. “L'ho conosciuto per la nostra comune passione per la fotografia frequentando il suo negozio – racconta Canova – Consiglio dopo consiglio, abbiamo legato ed è nato un rapporto di stretta amicizia. Negli anni '80 mi chiese se potevo dargli un aiuto accompagnandolo a Genova per l’Adunata Nazionale degli Alpini. Da qui, da Udine a Catania, iniziò il nostro girovagare per l’Italia fino al 2008”.

Una bella e straordinaria avventura dove lo stesso Canova ha imparato a sostituire velocemente i rullini fotografici. “Partivamo solitamente di mercoledì con il suo Range Rover, arrivati sul posto ricercavamo un posto adatto, piazzavamo la nostra tenda e iniziavamo con la ricerca dei gruppi, dato che i telefonini erano solo per pochi, non come ora – spiega - Passavamo a trovare quasi tutti i gruppi per immortalare i bei momenti. Il giorno della sfilata: sveglia al mattino presto per portare e nascondere la mitica scaletta in ferro vicino al palco autorità, poi di corsa all’ammassamento per fotografare ogni singolo gruppo e regalare a tutti il ricordo della giornata, poi velocemente fino al palco autorità a recuperare e montare la scaletta, che tutti i nostri Alpini ben ricordano. Questa permetteva al buon Giuliano di riprendere i biellesi al passaggio sotto le autorità. Al rientro a casa si sviluppavano le pellicole e si componevano gli album, così che tutti potessero rivivere il ricordo di questo speciale momento”.

Ora, sono trascorsi due anni dalla sua scomparsa ma il suo ricordo rivive in tutti coloro che gli hanno voluto bene. “Sono orgoglioso di portare il suo cappello per un appuntamento storico come l'Adunata di Biella 2025 – confida Canova - Ovunque sia, sono sicuro che ci accompagnerà in questi giorni. Ciao caro Amico, goditi la tanto attesa sfilata da lassù”.

g. c.

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