COSTUME E SOCIETÀ - 26 aprile 2025, 06:50

Il fascino del rally in bianco e nero con Roberto Marchisotti FOTO

Marchisotti, già noto per i suoi ritratti ai politici e alle icone della moda, ha saputo imporsi anche nel mondo dei motori, immortalando per oltre 25 anni la spettacolarità dei rally.

Il fascino del rally in bianco e nero con Roberto Marchisotti FOTO

Il fascino del rally in bianco e nero con Roberto Marchisotti FOTO

C’era una volta un giovane fotocronista con la macchina fotografica sempre al collo e l’istinto per cogliere l’attimo. Era il 1973 quando Roberto Marchisotti seguì la prima edizione del Rally della Lana, dando così inizio a una lunga avventura tra curve, sterrati e scatti mozzafiato. Fu il primo rally della sua carriera.

Marchisotti, già noto per i suoi ritratti ai politici e alle icone della moda, ha saputo imporsi anche nel mondo dei motori, immortalando per oltre 25 anni la spettacolarità dei rally. Le sue immagini, realizzate con una precisione quasi maniacale, raccontano storie di velocità e fatica, sotto la pioggia e nella polvere, sempre alla ricerca dello scatto perfetto.

“Ne ho viste tante durante i rally,” racconta con emozione. “Una volta, durante una prova a Curino nel ’92, era un inferno di fango. Pioveva così tanto che io e il mio assistente ci toglievamo le maglie per strizzarle e poi rimettercele. Ma non ci fermavamo mai. Tornavo a casa con quasi duemila scatti in un giorno.”

In un’epoca in cui la fotografia notturna era una sfida, Marchisotti sperimentava. “Non c’erano faretti. Noi usavamo i doppi lampi. Il risultato? Dei veri capolavori.”

I primi anni del Rally della Lana erano un tour de force: otto giorni tra prove speciali e gara. “Scattavo e correvo subito in studio per sviluppare e stampare. Era un lavoro intenso, ma il fascino del bianco e nero è qualcosa che non svanirà mai,” ricorda.

Le sue fotografie, sviluppate con cura nella camera oscura, sono diventate documenti preziosi di un’epoca fatta di passione, fatica e velocità. Ma la carriera di Marchisotti non si è fermata ai rally. Ha immortalato la Formula 1 a Monza, le moto a Imola, l’off-road, il ciclismo, lo sci: un atlante visivo dello sport italiano, visto sempre attraverso il suo obiettivo.

Tra i sentieri della Bessa e le notti a Madonna del Sasso, tra uno scatto e l’altro, Marchisotti ha scritto un pezzo di storia. Una storia fatta di motori e di immagini che parlano ancora oggi.

s.zo.

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