Non ho mai provato tanta fatica nello scrivere un pensiero ma so che, soprattutto ora, non posso e non debbo sottrarmi. Lo faccio nella forma più alta e più istituzionale, scrivendo a tutto il Consiglio Comunale, luogo preposto per il confronto istituzionale. Lo faccio in forma scritta non potendo presenziare all’incontro di sabato in quanto fuori Bioglio per festeggiare la mia terza figlia nel giorno del suo compleanno. Se il Sindaco vorrà condividere quanto scrivo con la popolazione che parteciperà all’incontro consideri fin da ora la mia gratitudine.
So che la motivazione che mi tiene distante per qualcuno potrà apparire come una scusa ma dopo 25 anni sono in debito con la mia famiglia ed è giunto il tempo della riparazione. Come potete immaginare vi scrivo perchè ho letto con sincero turbamento la comunicazione del Sindaco con la quale rappresentava il rischio, suffragato dal consulente del Comune di Bioglio, derivante da valutazioni emerse quando il nuovo responsabile finanziario ha avuto accesso ai sistemi informatici che erano fino ad allora detenuti esclusivamente dal predecessore, di ulteriori possibili tensioni sul bilancio del Comune.
Quanto emerso richiede pazienza e attentissima valutazione cosa che sono certo stia già avvenendo con il massimo scrupolo. Ciò che mi lascia basito è che in questi ultimi anni il bilancio del Comune di Bioglio è stato attenzionato in modo profondissimo da più soggetti. La speranza è quella che il Sindaco lascia trasparire tra le righe del suo scritto e cioè che si tratti di una gestione contabile apparentemente disordinata ma che vi siano corretti impegni di spesa per evitare di incorrere in un debito fuori bilancio che richiederebbe idonee coperture.
Come ho scritto al Sindaco in una lettera personale all’alba della sua elezione mi sono chiesto in cosa ho mancato in questi anni. A tutt’oggi non ho quella risposta. Sicuramente ho ecceduto in progettualità nel desiderio di non far mancare nulla alla mia comunità. Una cosa però mi sento serenamente di rimproverarmi ed è l’essere incappato forse in un eccesso di fiducia. Per me quanto riferito nella comunicazione a firma del Sindaco, così come quanto ho personalmente dovuto affrontare insieme al Consiglio Comunale, è oltremodo incomprensibile alla luce delle molteplici professionalità che sono intervenute a tutela del bilancio del Comune di Bioglio: due differenti revisori hanno controllato i conti durante le istruttorie che la Corte dei Conti ha svolto in questi anni, un Consulente ha esaminato il bilancio elaborando il Piano di Riequilibrio Pluriennale, sono state compiute istruttorie approfondite da parte della stessa Corte dei Conti, Segretari preparati hanno seguito pratiche complesse e la Corte dei Conti ha invitato per ben due volte i Revisori ad intensificare l’azione di controllo.
Ciò che mi domando è cosa si sarebbe potuto fare di più? Costruire un pool di professionisti che controllasse chi doveva assistere chi doveva controllare chi era preposto a svolgere una funzione? Frequentare qualche decina di corsi di laurea per mettere insieme le competenze per controllare chi doveva controllare? Non lo so! E questo mi offende, mi avvilisce e mi fa arrabbiare. So però che il sistema dei controlli contabili non funziona, ma è tardi per queste analisi e non compete più a me farle.
Sul piano personale mi sia consentito però uno sfogo. Credevo sinceramente di avere, al di là di quelle che saranno le risultanze finali degli accertamenti in corso, esposto sufficientemente la mia faccia e la mia storia alla “responsabilità”. Una “responsabilità” che non mi appartiene in via diretta ma di cui chi è, o è stato responsabile, di una struttura complessa deve farsi carico. Credevo di averlo fatto a sufficienza quando abbiamo riapprovato due conti consuntivi sotto la supervisione di una Revisore del Conto esperta. Pensavo di averlo fatto a sufficienza quando abbiamo riconosciuto un primo disavanzo dando copertura ancora sotto la supervisione e operando in sinergia con una Revisore del Conto capace. Anche quello non è bastato. Speravo di averlo fatto in via definitiva quando abbiamo deliberato il ricorso alla Procedura di Riequilibrio Pluriennale ipotizzando sui dati della Corte dei Conti: 500.000 euro di disavanzo. Neppure quello è stato sufficiente. Credevo di aver pagato il prezzo riconoscendo un disavanzo coperto di oltre un milione di euro assistito da consulenti esperti e da un revisore che aveva ricevuto uno specifico mandato dalla Sezione di Controllo della Corte dei Conti: vigilare con la massima attenzione. Pensavo di aver fatto il mio lavoro insieme al Consiglio Comunale intervenendo ben oltre quanto ipotizzato e per alcuni versi necessario. Pensavo di averlo fatto quando ho richiamato su di me la responsabilità dell’esito elettorale. Ritenevo di averlo fatto quando ho accettato i commenti caustici di alcuni che non hanno compreso la sincerità delle mie parole. Ora scopro che neppure quel prezzo era l’ultimo da pagare.
Sicuramente, come spiega il Sindaco, occorrerà tempo per capire se siamo realmente davanti ad un problema e per definirne i suoi contorni reali. Anche per questo ritengo che sia prematuro ora ipotizzare scenari che potrebbero rivelarsi non corretti ma che potrebbero, per contro, creare diffidenza nelle imprese e nei fornitori. Quella che è emersa potrebbe essere una anomalia che va prima capita e compresa.
Ora però sento il bisogno di dire: basta! Basta assumersi responsabilità non mie e delle persone che hanno condiviso con me anni di amministrazione! Basta riportare su di noi errori reali o possibili commessi da altri! Basta continuare a rispondere per difendere una istituzione che abbiamo servito con serietà! Il Sindaco ci chiama però a condividere una prospettiva. Dissesto o Riequilibrio? Sarà il Consiglio Comunale a valutare le opzioni in quanto organo rappresentativo della comunità.
Mi rivolgo allora proprio al Sindaco e ai Consiglieri Comunali: insistete con la Procedura di Riequilibrio Finanziario. Esperite le verifiche necessarie e verificate se ci troviamo effettivamente di fronte a debiti fuori bilancio. Questo richiederà tempo ma alla fine emergerà un dato. Correggete se occorrerà il piano di riequilibrio. All’atto della sua stesura non abbiamo, volutamente, inserito molti risparmi che avrebbero dovuto costituire un avanzo utile a ridurre il tempo di assorbimento del disavanzo. Mi riferisco ai risparmi del gas e della corrente elettrica della scuola con i proventi del GSE, quelli relativi alle utenze con il passaggio al nuovo gestore. Le fittanze passive. Quei tre risparmi potrebbero garantire un cospicuo polmone. La scuola parentale è stato un progetto sperimentale. L’idea era di arrivare al dimensionamento 2025 per sedersi al tavolo della conferenza scolastica provinciale con numeri forti. So che anche rispetto a parte di quell’esperienza sono state sollevate eccezioni. La Cooperativa che nel biellese ha un’esperienza ultradecennale potrà aiutare se occorrerà a superarle. La sua conclusione, immediata, come parrebbe, o dal prossimo anno, libererà una somma rilevante annua corrispondente, da sola a più del piano di riequilibrio approvato dal passato Consiglio Comunale.
Rifiutate, fino all’inevitabile, l’ipotesi di dissesto con il conseguente commissariamento che avrebbe come effetto quello di impedire una gestione ordinaria che, al contrario garantirebbe la prosecuzione di tanti servizi che si potranno ancora e comunque garantire per la normale vita del nostro paese. Il commissariamento non è il male assoluto ma i suoi effetti sono certamente più pregnanti di una revisione oculata della spesa e delle entrate in aggiunta a quanto già fatto. La mia opinione però, è l’opinione di un cittadino, uno che credeva di aver pensato ad un modello amministrativo virtuoso, vivace ed attrattivo.
Sappiate che per quanto questo possa apparire inutile o ipocrita sono solidale con il Sindaco, la Giunta e il Segretario Comunale, che dovranno avere “nervi saldi”. A me è capitato di doverli avere non sempre utilmente. Sono solidale con il Gruppo Consiliare “Bioglio al Centro”. Tranne il Sindaco siete consiglieri alla prima esperienza. A voi dico: non abbiate paura! Sono solidale con Consiglieri Comunali della “Lista della Betulla - Insieme per Bioglio”. Rispetto a loro sento la sofferenza umana di lasciare amici davanti ad una realtà che come me, ma diversamente da me, stanno subendo. Non riesco a terminare con frasi ad effetto.
Quando ho deciso di non ricandidarmi l’ho fatto consapevole di non avere più nulla da dare in termini emotivi, di pensiero e di volontà. Dovevo farmi da parte, la fatica e gli eventi mi avevano sfiancato. Nonostante questa fatica e nonostante tutto il fango che questa vicenda mi sta scaricando addosso non rinuncio a sperare e ad aver fiducia e vi dico con forza: non cedete allo sconforto! Ho fiducia che una soluzione ci sia e che la troverete e come ho scritto al Sindaco, io sono dalla parte di questo paese, io sono dalla parte del Consiglio Comunale di Bioglio e dei suoi amministratori e non farò mai mancare il mio sostegno, la mia solidarietà e se mi verrà richiesto il mio contributo.
Insieme diciamo però con forza alle ditte che lavorano per il Comune di Bioglio che possono continuare a fidarsi di noi! Diciamo ai fornitori che non devono avere paura a relazionarsi con noi! Diciamo ai professionisti che il Comune di Bioglio ha lavorato e sta lavorando per garantire la robustezza del suo bilancio! Diciamo con forza ai nostri cittadini che, pur nella complessità, non mancherà loro nulla di cui gli spetta e che forse occorrerà rinunciare o a ripensare al superfluo magari sostituendolo con un recupero della dimensione di una comunità che torna protagonista di eventi, iniziative, condivisioni.
Coraggio! Faccio il tifo perchè il Consiglio Comunale, la Giunta, il Sindaco possano, insieme, regalarci un’altra volta il paese che sogniamo!





