L’Italia è al 21° posto in Europa: “38 milioni di italiani non praticano sport”.
Il Ministro dello Sport e Giovani, Andrea Abodi, ha recentemente sollevato alcuni numeri allarmanti, in materia sportiva: l’Italia è in fondo alle classifiche con oltre 38 milioni di persone che non praticano sport, solo 4 milioni ne svolgono regolarmente. Il 21° posto in classifica, su 27 dell’UE, non dimostra soltanto un’inferiorità rispetto a una media condivisa, ma una problematica sociale e culturale, che non riceve l’attenzione che merita.
Come è stato sottolineato da molte associazioni sportive, anche nel Biellese, i giovani e in particolare i bambini “non sanno più andare in bici” e di fronte al mezzo che tutti noi, prima o dopo, abbiamo utilizzato per apprendere, oggi le abilità sembrano mutare. Durante l’evento “Biella Gioca in Giro” è stato riscontrato che molti, anzi troppi bambini non sanno andare in bicicletta e, a cascata, anche molti genitori, ma per contro possedevano una radicata cultura del selfie e dell’immagine, che sovrastava di gran lunga quella dell’equilibrio: “La bicicletta non rappresenta solo un diletto – dichiarano i rappresentanti delle associazioni sportive locali e in questo caso del CSEN – ma uno strumento che permette di sviluppare la psicomotricità, la coordinazione e l’equilibrio. La possibilità di cadere si riflette su quella di apprendere. Senza lo sport i giovani imparano dagli schermi, saltando i passi cruciali dello sviluppo”. Ma come invertire questo meccanismo? Purtroppo non a tutti è chiaro che fare sport aumenta il benessere individuale e diminuisce la spesa sanitaria ed è quanto mai importante che la famiglia, la scuola, le istituzioni, sensibilizzino le nuove generazioni, anche attraverso iniziative che avvicinino i giovani al gioco e alla pratica sportiva.