COSTUME E SOCIETÀ - 30 aprile 2024, 18:00

Francesca Lai, biellese di origini sarde, emigrata in Olanda in tournée tra Piemonte e Lombardia

Nelle prime due settimane Maggio prenderà parte ad una serie di eventi musicali- cerimoniali assieme allo scrittore e ricercatore spirituale Andrea Cogerino.

Francesca Lai "Fralalai".

Francesca Lai "Fralalai".

Francesca Lai è nata a Biella nel 1988 da madre di Ponte nelle Alpi, in provincia di Belluno e padre di Tissi, in provincia di Sassari. Musicista, arpista e cantante, ha frequentato il Liceo Artistico “G. e Q. Sella” di Biella e studiato pittura all’Accademia Albertina delle Belle Arti di Torino. Dopo essersi perfezionata alla Minerva Art Academy di Groningen, da alcuni anni vive e risiede ad Amsterdam, realtà in cui sperimenta un diverso sistema educativo nel campo artistico, confrontandosi con tecniche quali video, fotografie e installazioni con approccio sperimentale.

“Fralalai” è il suo nome d’arte, che include frammenti del suo nome e del suo cognome, entrambi dal significato profondo.

Diplomata in Belle Arti all’Accademia di Torino e con una formazione musicale in chitarra classica, negli ultimi anni, Fralalai si è dedicata, ad un percorso musicale che include le sonorità incantate dell’arpa celtica, il canto come forma espressiva di contatto con il sé più autentico e ancestrale, e altri strumenti dalle sonorità antiche come il tamburo sciamanico e la lira.

Affascinata dai mondi antichi e dal potere della musica come strumento di connessione con la nostra anima, l’ispirazione artistica di Francesca è ricca di spunti che vanno dai “Brebus”, antichi incantesimi sardi, alle leggende celtiche, al mondo archetipico della fiaba e al folklore animista, legato agli spiriti di natura presenti in tutte le civiltà antiche, sarda compresa.

La sua musica ci porta in mondi elementali, fatti di boschi incantati, misteriosi incantesimi e ad una femminilità sognante e, al contempo, radicata nel sentire del corpo.

Il suo ultimo Videoclip Musicale e la canzone “Luna Paraluna” sono un omaggio alla Sardegna antica. Riprendono, infatti, le parole di alcuni Brebus, antiche formule magiche che venivano passate da donna a donna, e che l’artista ha deciso di mettere in musica.

Brebus selezionati sono di matrice pre-cristiana: dedicati alla luna e a riti di fertilità, contengono preghiere rivolte ad essa.

Nel suo prossimo Album include brani di arpa e canto e tre pezzi in sardo, musicati da lei per voce e tamburo.

Il tamburo sciamanico – spiega - mi riporta a sonorità ancestrali, molto vicine ai mondi di terra e di pietra della sua Sardegna nuragica”.

C.S. Eulalia Galanu, G. Ch.

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