Basso Biellese - 26 aprile 2024, 08:30

Cavaglià: "La pace non è cosa scontata" un discorso del sindaco tutto per i giovani nella ricorrenza del 25 aprile FOTO

Foto di Comune e Roberto Canova

Foto di Comune e Roberto Canova

Celebrazioni per il 79° anniversario della Liberazione anche a Cavaglià, ieri 25 aprile, dove il Sindaco a salutato così i presenti:

"Buongiorno, ringrazio tutti i presenti, le insegnanti, tutte le associazioni, l’ANPI rappresentata sul nostro territorio da Vitantonio Iacoviello, le Forze dell’Ordine e la filarmonica di Cavaglià; il sindaco di Roppolo e un particolare ringraziamento ai ragazzini delle scuole che se coinvolti e valorizzati, riescono a dare il meglio di loro stessi fin dalla giovane età. E parto proprio da voi per ricordare l’importanza di questa giornata. Nulla deve essere volto solamente ad una rituale presenza. Questa cerimonia deve essere un’occasione per capire e promuovere l’importanza della pace.

Nella primavera del 1945 vi fu la ritirata delle truppe naziste dal nord Italia. Fu scelta come data della ricorrenza, in tutta Italia, il 25 Aprile, data della liberazione della città di Milano e oggi celebriamo il 79esimo anniversario della liberazione della nostra bellissima Nazione. La maggior parte di noi presenti, compresi voi ragazzi, hanno avuto la fortuna di nascere in un Paese libero, dove vi è libertà di pensiero, di espressione e di azione, purchè questa non arrechi danno alcuno all’altrui persona. Questa Libertà, non scontata e che va difesa ogni giorno, è stata pagata a caro prezzo, e per questo, oltre ad essere qua per festeggiare questo dono immenso, siamo qua anche per commemorare e rendere onore a tutte quelle persone che persero la vita lottando per questa causa.

Non dobbiamo assolutamente pensare che la pace sia una cosa scontata, ne sono prova purtroppo le numerose guerre odierne in diverse parti del mondo. La pace però parte anche da ognuno di noi. Ognuno di noi, nel suo piccolo, grande potere, può dare il suo contributo a questa causa. Cari giovani qua presenti, non lasciate mai che l’astio abbia la meglio sulla vostra serenità e sulla gioia per la vita. Le sofferenze sono spesso il frutto dell’intolleranza. Non giudichiamo male chi la pensa diversamente da noi o chi per qualsiasi motivo è diverso da noi.

Non permettiamo mai che le difficoltà e le tristezze degli altri ci facciano sentire più forti e più contenti, piuttosto, quando possibile, diamoci una mano ad essere felici. Non prendiamo esempio da chi provoca la discordia, che non fa altro che rimpicciolire la propria anima, ma siamo fautori della gioia per la vita e trasmettiamola a chi abbiamo intorno. Oggi, onoriamo i Caduti e coloro che si sono sacrificati per la Libertà. Oggi esprimiamo la nostra gratitudine per il fatto di vivere in un Paese libero. Viva la Libertà e viva l’Italia".  

c.s. - cc

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