EVENTI - 16 aprile 2024, 07:20

Anniversario della liberazione: a Candelo la proiezione del docufilm

Giovedì 25 aprile 2024.

Anniversario della liberazione: a Candelo la proiezione del docufilm.

Anniversario della liberazione: a Candelo la proiezione del docufilm.

Nell’ambito della celebrazione del 25 aprile, Circolo Mosaico, A.N.P.I. Biella e Comune di Candelo presentano al Cinema Verdi, alle ore 15 del 25 aprile 2024, due docufilm che il Circolo Mosaico ha realizzato nell’ambito del progetto “1943 – 1945 Candelo nella resistenza - microstorie di una comunità 2”:

- I giovani di Candelo all’avanguardia nella lotta per la democrazia: una storia da non dimenticare - la resistenza continua.

- Il fronte della gioventù per l’indipendenza nazionale e per la libertà - 1944-1946 nel biellese.

Il primo filmato racconta con immagini e commento la vicenda umana dei 12 giovanissimi caduti candelesi, che scelsero, con convinzione e coraggio, da che parte stare, scelta che pagarono con la vita. Si conoscevano tutti, erano amici che combattevano per la libertà e la democrazia.

Il secondo racconta di altri giovani candelesi che contribuirono alla lotta in altra forma, come con l’adesione al Fronte della Gioventù.

Il documentario contiene un’introduzione storica di Enrico Pagano, Direttore dell’Istituto Storico per la Storia della Resistenza e della Società Contemporanea del Biellese-Vercellese-Valsesia.

Segue la testimonianza di Andrea Cerutti, figlio di Silmo Ines “Mira”, partigiana garibaldina nella 76ª Brigata e di Fausto Cerutti “Guido”, già figura di riferimento della Resistenza. Nel Fronte della Gioventù Silmo diventerà capo sezione di Biella e Cerutti responsabile del movimento per il Biellese, coadiuvato da Livio Viana e Wilmer Gallo come vice. Candelo sarà il centro di comando e smistamento delle azioni del Fronte in tutto il Biellese.

Questo progetto ha l’obiettivo di far conoscere e tenere viva la memoria di chi sacrificò la vita, delle giovani e dei giovani che lavorarono clandestinamente, che subirono il carcere, che rischiarono la vita per coloro che a venire non avessero da patire le loro sofferenze.

C.S. ANPI, G. Ch.

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