Riceviamo e pubblichiamo:
"Scrivo per segnalare l'ennesimo ritardo sulla linea Biella-Novara avvenuto nella serata di sabato 20 gennaio.
Partendo da Biella alle 17.04 nessuno dei 30/40 passeggeri pensava di arrivare a Novara alle 18.50: quasi due ore per un viaggio di 50 minuti, a causa di un guasto, non meglio precisato, nei pressi di Casaleggio. E fin qui nessuna novità, succede molto spesso su questa tratta.
La novità, almeno per me, è stata il trattamento riservato a noi passeggeri. Giunti a Casaleggio, la capotreno ci ha comunicato che il treno non poteva proseguire per il suddetto guasto e che avremmo continuato il viaggio fino a Novara in pullman. Siamo quindi scesi in una stazione deserta, nel mezzo del nulla, ad aspettare il bus. Dopo 10 minuti al gelo siamo tornati sul treno a scaldarci, certi che i tempi sarebbero stati lunghi. Ne abbiamo approfittato per chiedere aggiornamenti alla capotreno, che ha continuato a rispondere di non sapere nulla. La prima e unica informazione è arrivata verso le 18.10: la capotreno ci ha inviati a scendere nuovamente perché il treno doveva ripartire alla volta di Biella. Senza grandi speranze, credendole sulla parola, siamo ritornati davanti alla stazione di Casaleggio per altri 20 minuti, da soli e al freddo, senza nessuno cui chiedere informazioni. Dopodiché, verso le 18.30, è finalmente arrivato l'autobus sostitutivo.
In tutto ciò, diverse persone hanno perso la coincidenza, tra cui alcuni turisti, allibiti.
Non è un bel biglietto da visita per la città, quello stesso biglietto che noi paghiamo per il quale avremo circa 1,50 € di rimborso".





