Nei giorni scorsi, come accaduto alla Casa Circondariale di Genova Marassi e di Sanremo, i detenuti hanno scelto la strada di arrampicarsi sui tetti al fine di ottenere il trasferimento preso altri istituti. Lunedì mattina, in data 20 novembre, nella prima mattinata, a distanza di pochi giorni dall'analogo episodio, nel carcere di Biella, un altro detenuto straniero è salito sul tetto, scalando le grate delle finestre. Sono intervenuti sia la Sorveglianza Generale che il Comandante di Reparto che, dopo mirata mediazione, sono riusciti a far scendere il detenuto dal tetto.
Dichiara Leo Beneduci, Segretario Generale dell’OSAPP (Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria): “I detenuti scelgono di salire sui tetti per ottenere il trasferimento in un’altra sede detentiva di loro gradimento e di fatto riuscendo nel loro intento a dimostrazione di un deficit procedurale interno all’amministrazione penitenziaria che in luogo della prevenzione-repressione degli eventi critici interni alle carceri preferisce assecondare i desideri dei ristretti persino se riferibili ad atti di violenza. D’altra parte la stessa amministrazione penitenziaria aveva varato mesi orsono e con il patrocinio del sottosegretario alla giustizia Delmastro delle Vedove una serie di protocolli operativi che si stanno dimostrando del tutto inadatti a prevenire gli eventi di maggior rischio nelle carceri”.
“Come sindacato degli appartenenti al corpo di polizia penitenziaria - conclude Beneduci - a fronte del costante peggioramento di vita e di lavoro nelle carceri italiane non ci resta che chiedere il diretto interessamento del Presidente del consiglio Giorgia Meloni acche’ l’attuale situazione sia considerata in termini di vera e propria emergenza nazionale per i conseguenti interventi”.





