L'opinione di... - 28 giugno 2023, 06:50

Il pericolo di una croce

Il punto di Pietro Brovarone.

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Il pericolo di una croce

Lascia stupiti leggere che il responsabile settore cultura del C.A.I. ritenga divisiva la presenza di croci sui monti. Quanto può essere pericolosa la croce di Cristo per i non cristiani? Quale senso di riprovazione può suscitare il simbolo di una morte infamante quale quella di Cristo, condannato ingiustamente dai potenti della sua epoca. La croce di Cristo ricorda l’empietà dell’uomo che, con la sua giustizia ingiusta, libera un assassino per mettere a morte un innocente che ha passato i tre anni della sua vita pubblica a guarire malati e predicare parole di pace e di amore verso i nemici e persecutori.

La Croce di Cristo è simbolo di perdono, da quella croce Cristo non ha maledetto chi lo uccideva, cosa tecnicamente legittima, ma ha pregato il Padre perché perdonasse coloro che non sapevano ciò che stavano facendo. In onore a quella croce e sull’esempio di quell’Uomo l’umanità ha cambiato direzione e se oggi abbiamo ospedali, cultura, scienza lo dobbiamo ai seguaci di quel Cristo che hanno fatto grande l’Europa, perché l’Europa è quello che oggi è perché è stata cristiana, ma non sarà più ciò che è stata se perderà Cristo.

Rinnegare le radici Cristiane dell’Europa, cancellare e abbattere le croci, non potrà che portare ad una società violenta e priva di umanità, dove solo l’utilitarismo avrà diritto di cittadinanza, mentre l’amore gratuito insito in quella croce verrà cancellato dal cuore dell’uomo.

Pietro Brovarone

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