Arci Piemonte ha aderito al progetto S.I.P.L.A – “Sistema Integrato di Protezione per i Lavoratori Agricoli”, un progetto promosso dal Consorzio Communitas e co-finanziato dal Ministero dell’Interno con il Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione 2014-2020 e l’AD delegata del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali , che affronta il fenomeno dello sfruttamento dei lavoratori agricoli stranieri.
Durante il progetto vengono realizzate azioni locali che affrontando il tema favoriscono costruzioni di inclusione sociale e lavorativa nel settore dell’agricoltura. A questo progetto ha aderito anche il comitato Arci Biella Ivrea Vercelli con due iniziative, una già svolta a Ozegna che ha visto protagonista l’ associazione “CANAVESE CANAPA” e una a Zubiena con l’associazione VERMOGNO VIVE che si svolgerà Domenica 25 settembre 2022 con un preludio Sabato 24 . Con l’associazione famiglie della serra dalle 19.30 avrà inizio una SERATA GIOCHI per bambini di ogni età: si cenerà insieme con cibo al sacco fino alle 22.30. Domenica 25, giornata di silenzio elettorale, ci sarà al mattino una tavola rotonda con il fotoreporter e giornalista Federico Tisa e Marco Buttino professore di storia dell’Università di Torino che presenteranno il loro libro VITE PROVVISORIE: Si parlerà di caporalato, schiavitù, filiera agroalimentare e ruolo della Grande distribuzione organizzata. Il caporalato è un tumore dell’agroalimentare che flagella vaste aree di Italia dove vale solo l'esercizio della violenza anche brutale, e del ricatto: esistono uomini e donne, che si rotolano nella polvere per strappare un pomodoro a 50 gradi, che vivono in catapecchie luride e senza acqua, senza servizi, ma il tratto che determina la completa sospensione dello stato di diritto è la sopraffazione a cui sono sottoposte quelle giovani vite.
La prima denuncia per riduzione in schiavitù risale al 2005 grazie a tre studenti universitari polacchi che arrivarono in puglia convinti di raccogliere soldi raccogliendo ortaggi per finanziarsi gli studi e si ritrovarono derubati di tutto, picchiati a sangue dopo la prima settimana di lavoro poiché chiesero la paga pattuita, e ridotti in schiavitù dalla quale solo fortunosamente riuscirono a scappare. Alle 13 utilizzando il forno comunitario verranno sfornate, per tutti, pizze fatte con prodotti da filiera certificata. Durante la giornata ci sarà un mercatino di prodotti agricoli locali e buona musica . Una domenica diversa per parlare di un grande tema stando insieme, facendo comunità resistente che crede in un altro mondo possibile.





