Prosegue senza sosta e con risultati apprezzabili da parte della Polizia Locale l'azione di controllo e repressione su tutto il territorio di Biella, delle violazioni di esercizio abusivo di attività artigianali.
Durante un controllo, gli uomini del Comando di via Tripoli 48 notavano che era stata avviata da poco un’attività di acconciature in città, a pochi passi dal centro. Dall’esterno era già presente una pubblicità con tanto di insegna e cartellonistica, con l’indicazione dei prezzi e degli orari di apertura. Gli agenti della Polizia locale hanno effettuato un accertamento, accedendo al locale dal quale emergeva la figura del gestore: una donna di nazionalità cinese. Alla richiesta di mostrare i documenti, la signora è risultata elusiva, affermando di non parlare correttamente l’italiano, ma solo il cinese.
Grazie all’aiuto di un traduttore reperito prontamente e con il supporto degli Uffici addetti, gli agenti hanno scoperto che non era stata rilasciata alcuna autorizzazione per l’attività artigianale e che la persona non era in regola con i documenti di permanenza sul territorio nazionale. Per tale motivo è stata accompagnata negli uffici della Questura, ufficio immigrazione, dove si è proceduto alla notifica dell’atto relativo al soggiorno irregolare.
Ai fini dell’accertamento sull’attività si procedeva ad emettere una sanzione amministrativa sia nei confronti della medesima (500 euro), sia del conduttore del locale, a sua volta cinese, con l’ulteriore sanzione della chiusura immediata dell’attività.





