ATTUALITÀ - 21 gennaio 2020, 07:20

Un anno contro il cancro: 5mila biellesi a spazio LILT e 10mila visite di prevenzione

Ancora in crescita i servizi e le attività di LILT Biella nel 2019, quasi il 20% in più rispetto al 2018.

lilt biella

Proteggere i cittadini biellesi contro il cancro è da sempre la missione di LILT Biella. Per questo motivo, anche durante tutto il 2019 i medici di LILT Biella hanno lavorato quotidianamente per arrivare prima della malattia, batterla sul tempo e assicurare la migliore qualità della vita possibile a chi è stato colpito da un tumore aiutandolo a ricominciare a vivere come prima della malattia.

I dati di LILT Biella sull'attività dell'anno appena trascorso vedono una realtà in costante crescita. Quasi 5.000 biellesi si sono rivolti a Spazio LILT e quasi 10.000 sono state le visite di prevenzione primaria, secondaria e terziaria.   Una crescita del 18,7% rispetto al 2018: sono particolarmente aumentati i servizi dedicati alla prevenzione terziaria, ovvero le visite ed i trattamenti di riabilitazione del pavimento pelvico, la riabilitazione motoria ed i percorsi di Esercizio Fisico Adattato. Crescono le prestazioni dell'ambulatorio ecografico, un servizio fondamentale nella diagnosi precoce, sovente in grado di cogliere la malattia tumorale in fase iniziale, migliorando notevolmente la prognosi.

Sono in costante aumento le colonscopie, un cardine nel rilevare precocemente lesioni dell'intestino che nel tempo si trasformeranno in cancro. Crescono le visite dermatologiche, un servizio che LILT Biella ha attivato sin dal 2001.   Ma LILT Biella è anche prevenzione primaria, perché prevenire è meglio che curare. Crescono gli ambulatori dedicati ai corretti stili di vita, come l'ambulatorio di dietologia e, ultimo nato, l'ambulatorio per la cura dell'obesità in età evolutiva, che prende in carico i bimbi obesi od in sovrappeso, una patologia sempre più frequente nei piccoli con gravi ripercussioni nell'età adulta. Un ambulatorio presente da anni ma che merita sempre di essere ricordato è il centro antifumo di II livello dove una psicologa ed un pneumologo accompagnano chi vuole smettere di fumare nel difficile percorso di disassuefazione.   

“Il prossimo 25 gennaio LILT Biella festeggia 25 anni con l’inaugurazione delle nuove palestre di vita, due interne e una esterna, dedicate all’attività motoria adattata – commenta Mauro Valentini, Presidente di LILT Biella – Un ultimo sforzo che abbiamo voluto fare perché l'analisi aggregata di 9 studi su oltre 750.000 adulti ha ben dimostrato che un'adeguata attività fisica riduce l'incidenza di 7 tipi di tumore: colon, seno, endometrio, rene, fegato, mieloma, linfoma non Hodgkin. Sempre le evidenze scientifiche ci dicono inoltre che coloro che hanno ricevuto una diagnosi di cancro (attuale o passata) traggono grandi benefici da uno stile di vita regolarmente attivo. Infatti, così come si fa con un farmaco, oggi è possibile dosare l’esercizio fisico in modo preciso, sicuro ed utile per promuovere vari aspetti legati alla salute psicofisica dei pazienti oncologici. Tutto questo adesso lo potremmo fare nel 2020 a Spazio LILT che sta diventando sempre di più centro di riferimento per la popolazione in materia di prevenzione oncologica. Vorrei ringraziare davvero di cuore tutti coloro che, attraverso il loro sostegno, ci hanno permesso di poter realizzare anche nel 2019 le attività e i progetti che, da sempre, ci vedono in prima linea contro il cancro”.

DOSSIER: i numeri del cancro in Italia

INCIDENZA
• Si stima che in Italia si verifichino, nel corso dell’anno, circa 371.000 nuove diagnosi di tumore (esclusi i carcinomi della cute), di cui circa 196.000 (53%) fra gli uomini e circa 175.000 (47%) fra le donne.
• Nel corso della vita in media un uomo su 2 e una donna su 3 avranno la probabilità di ammalarsi di tumore.
• Considerando l’intera popolazione, escludendo i carcinomi della cute, le sedi tumorali più frequenti sono: mammella (14%), colon-retto (13%), polmone (11%), prostata (10%) e vescica (8%).
• Esclusi i carcinomi della cute, i cinque tumori più frequentemente diagnosticati fra gli uomini sono quelli di prostata (19%), polmone (15%), colonretto (14%), vescica (12%) e stomaco (4%); tra le donne mammella (30%), colon-retto (12%), polmone (12%), tiroide (5%) e corpo dell’utero (5%).

MORTALITA
I decessi dovuti a tumori sono stati nel 2016 (fonte: Istat) 179.502 (100.003 fra gli uomini e 79.499 fra le donne). In media, un uomo ogni 3 e una donna ogni 6 hanno la probabilità di morire a causa di un tumore.

SOPRAVVIVENZA
• Complessivamente le donne hanno una sopravvivenza a 5 anni del 63%, migliore rispetto a quella degli uomini (54%), in gran parte legata al fatto che nelle donne il tumore più frequente è quello della mammella, caratterizzato da una buona prognosi.
• Sopravvivono a 5 anni di più le persone giovani rispetto a quelle più anziane sia tra gli uomini (79% tra i 15-44enni vs 44% tra gli ultrasettantacinquenni) sia tra le donne (86% vs 42%).
• Le persone che si sono ammalate nel periodo 2005-2009 hanno una sopravvivenza migliore rispetto a chi si è ammalato nel quinquennio precedente sia negli uomini (54% vs 51%) sia nelle donne (63% vs 60%).

PREVALENZA
•Nella popolazione italiana è stato stimato che nel 2019 quasi 3,5 milioni di persone vivono dopo una diagnosi di tumore, pari al 6% della popolazione italiana. • Le donne viventi con pregressa diagnosi di tumore sono quasi 1,9 milioni mentre gli uomini quasi 1,6 milioni. È stato stimato che oltre la metà delle donne cui è stato diagnosticato un tumore sono guarite o destinate a guarire (frazione di guarigione del 52%). Tra gli uomini, tale percentuale è più bassa (39%) a causa della maggior frequenza di tumori a prognosi più severa.

TREND TEMPORALI DI INCIDENZA E MORTALITA’
• In Italia l’incidenza dei tumori è in calo sia negli uomini sia nelle donne. In particolare tra gli uomini, l’incidenza di tutti i tumori ha mostrato nel periodo 2003-2014 un calo significativo (-0,9% l’anno). Tra le donne, nel complesso, è stata rilevata una riduzione debole ma significativa (-0,1% l’anno).
• Durante il periodo 2003-2014 la mortalità negli uomini è diminuita significativamente in tutte le macro- aree tranne nel Sud e Isole, dove i tassi sono sostanzialmente invariati. Nelle donne è diminuita significativamente nel Nord-Ovest e nel Centro di circa lo 0,5% all’anno. Nel Sud e Isole dopo una fase d’incremento significativo dal 2003 al 2007 dello 0,7%, si è registrata una diminuzione dello 0,5% annuo fino al 2014.

QUALI TUMORI SONO IN AUMENTO?
• In Italia sono in lieve aumento i tumori del pancreas in tutti e due i generi mentre il tumore del polmone continua a mostrare un netto aumento solo nel sesso femminile (+2.2%). Aumenta la mammella (+0.3%) soprattutto nelle donne fuori fascia screening e nelle aree del Centro-Nord, ma presenta un trend in crescita anche in alcune regioni del Sud. In aumento anche i melanomi (soprattutto al Sud), sia negli uomini (+3.4%) sia nelle donne (+2.8). In aumento anche la tiroide sia negli uomini (+4%, soprattutto nelle fasce più giovani) sia nelle donne (+2.5%, soprattutto nelle donne più giovani), in particolare nelle regioni del Centro-Sud.

QUALI TUMORI SONO IN CALO
• In entrambi i generi sono in calo i tumori dello stomaco e del fegato. Il tumore del polmone mostra un trend in calo negli uomini (-1.6%), più evidente negli ultrasettantenni, nelle regioni del Nord-Ovest (-1.8%), del NordEst (negli ultimi anni -3.4%) e nelle regioni del Centro (-1.3%) e in parte del Sud. Il tumore della prostata mostra un netto calo dell’incidenza in Italia (-1.4% annuo). Sono in calo i tumori del tratto gastro-intestinale (ad eccezione del pancreas), i tumori del colon-retto (in gran parte grazie all’azione dello screening), del polmone (negli uomini) e il tumore della prostata.

Fonte: I NUMERI DEL CANCRO IN ITALIA 2019 – a cura di AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica) AIRTUM (Associazione Italiana dei Registri Tumori) Fondazione AIOM (che apporta il contributo sostanziale dei pazienti Oncologici e delle loro associazioni) PASSI con PASSI d’Argento (sistema di sorveglianza dell’Istituto Superiore di Sanità sullo stato di salute della popolazione) e SIAPEC-IAP (Società Italiana di Anatomia Patologica e Citodiagnostica).

Comunicato stampa g. c.

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