Nel 2018 la quantità di raccolta differenziata in Piemonte è aumentata del 1,6% attestandosi al 61,2%. La provincia più efficiente è Novara che ha raggiunto il 76% mentre l’ultima è Alessandria con il 53%. Torino si piazza al penultimo posto con il 57%. La provincia di Biella si piazza invece al quarto posto con un 68% preceduta da Asti (71%) e Vco (70%) e seguita da Cuneo (67%) e Vercelli (65%).
Con un trend di crescita come quello degli ultimi due anni è ipotizzabile il raggiungimento dell’obiettivo del 65% nel 2023.
Quanti rifiuti producono i piemontesi
I 1.197 Comuni piemontesi ospitano una popolazione di 4,3 milioni di abitanti (4.356.406) i quali nel 2018 hanno prodotto 2,1 milioni di tonnellate di rifiuti (2.170.059). Quelli che ne producono di più sono gli alessandrini con 554 kg pro capite, mentre quelli che ne producono di meno sono gli astigiani (455). La media piemontese è di 498.
Ad Alessandria la raccolta differenziata pro capite è di 296 kg contro i 347 di Novara. I Torinesi invece su 488 kg pro capite ne differenziano 276. In termini assoluti sugli oltre 2,1 milioni di tonnellate di rifiuti prodotti, quelli che finiscono a smaltimento (incenerimento,trattamento meccanico-biologico, discarica) sono 841.983 mentre quelli differenziati sono 1,3 (1.328.075).
La classifica dei consorzi
Il consorzio più performante è quello di Chieri che ha raggiunto l’81% di RD, seguono i due consorzi novaresi (Medio novarese 78%, Basso novarese 74%), quello astigiano 71%, VCO 70%, consorzio Cuneese 70%, Albese-braidese 68%, consorzio biellese 68%. Al 65% Covar14, Monregalese, consorzio Dora-Sangone, CSEA di Cuneo e Vercellese.
Quali rifiuti vengono differenziati di più
La carta è il rifiuto maggiormente raccolto con 64 kg pro capite. Seguono l’organico (61 kg) il vetro (39 kg) e la plastica (29 kg).
Tariffa puntuale
L’obiettivo è far pagare i cittadini in base a ciò che consumano: al momento sono 37 i comuni dove si applica la cosiddetta “tariffa puntuale” (il sistema di tariffazione che misura la quantità effettiva del rifiuto conferito da utenza) a cui se ne sono aggiunti 31 nel 2019 arrivando così a 68. Al momento nel Biellese i comuni che hanno applicato la Tarip sono al momento Biella, Cossato, Gaglianico e Vigliano.
La relazione tecnica
Con il secondo anno di applicazione del nuovo metodo di calcolo regionale della produzione di rifiuti urbani e della raccolta differenziata si possono confermare gli andamenti registrati sui dati 2017, ovvero un aumento della produzione totale di rifiuti (RT=2.170.059 tonnellate) ma un decremento dei rifiuti indifferenziati (RU ind=841.984 tonnellate) che residuano dalla raccolta differenziata a vantaggio della raccolta differenziata (RD=1.328.075 tonnellate).
Il totale della raccolta differenziata nel 2018 si attesta a poco più di 1.328.000 tonnellate pari al61,2% del totale; un dato in lento ma costante miglioramento, + 1,6 punti percentuali rispetto al 2017. In termini di chili pro capite, ovvero in termini di chili raccolti e separati dai cittadini, si è passati da 283 a 305 chili di rifiuti che sono stati avviati a recupero.
Il nuovo metodo di calcolo contempla nuove tipologie di rifiuti che in passato non venivano computati, quali, i rifiuti avviati al compostaggio domestico (purché tale attività sia disciplinata dal comune di riferimento, e con un limite massimo pro capite di 120 kg), i rifiuti assimilati ai rifiuti urbani (quali ad esempio quelli prodotti da supermercati, attività commerciali), i rifiuti da costruzione e demolizione (con un limite di 15 kg pro capite), i rifiuti da spazzamento stradale avviati a recupero, e infine le raccolte selettive minori quali, pile esauste, farmaci scaduti, olii, vernici e toner.
Le frazioni maggiormente raccolte sono la carta con 64 kg ad abitante, la frazione organica con 61 kg, il vetro con 39 kg ad abitante, la plastica con 29 kg abitante.
Analizzando il dato relativo alla produzione totale di rifiuti, in generale aumento rispetto allo scorso anno, si evidenzia come la provincia di Asti, con circa 455 kg/abitante abbia raggiunto già l’obiettivo di 455 kg/abitante previsto dal piano regionale per 2020, per altre province l’obiettivo non è troppo distante (province di Biella, Torino, Novara, Vercelli) mentre le province di Cuneo, Alessandria e del VCO presentano ancora valori pro capite sopra ai 500 kg/ab. Occorre tuttavia rilevare che il cambio di metodo di calcolo della percentuale di raccolta differenziata, come detto sopra, ha portato a conteggiare in questo raggruppamento anche rifiuti che al momento dell’individuazione dell’obiettivo di piano non erano conteggiati,quindi ora tale obiettivo risulta più difficile da raggiungere. Tale parametro inoltre può essere influenzato dalla cosiddetta “assimilazione” che porta a conteggiare nella produzione di rifiuti urbani anche rifiuti prodotti non direttamente dai cittadini (ma ad esempio dai supermercati, dalla ristorazione).
L’indicatore più significativo per verificare l’efficacia della raccolta differenziata e delle attività di riduzione della produzione rifiuti è il quantitativo pro capite di rifiuti che i cittadini non differenziano (rifiuti urbani indifferenziati): in questo caso la provincia migliore risulta Novara ma tutte raggiungono i 190 kg/ab, a parte Torino ed Alessandria fanalini di coda ancora una volta.





