La notizia dell'apertura di una sede di Casapound, movimento politico di estrema destra, a Biella non è passata inosservata in città. Nei giorni scorsi, all'esterno dell'edificio di via De Marchi che ospiterà il partito a livello locale sono apparse due scritte, una disegnata sul gradino di accesso e l'altra scritta su un foglio di carta. Due messaggi di "avvertimento" che preoccupano anche i residenti della zona.
Nel frattempo il movimento collettivo Biella Antifa ha organizzato per sabato 25 agosto, dalle ore 17 al salone dell'ARCI in strada alla Fornace 8/B, un incontro con tutte le organizzazioni antifasciste di Biella e gli interessati per discutere su come proseguire la mobilitazione contro l'apertura. In un duro comunicato il movimento ricorda episodi recenti legati al razzismo: "Non possiamo accettare che un partito fascista che fa della xenofobia, del sessismo e della violenza contro gli ultimi il proprio programma possa aprire una sede a Biella - affermano - non possiamo accettare che chi specula sulle condizioni materiali di povertà e disagio degli ultimi per alimentare l’odio razzista possa avere agibilità politica nella nostra città".
Sui social è scoppiata la polemica: sono in molti a commentare negativamente l'apertura, in particolare per la vicinanza con la sede dell'Anpi, a Villa Schneider, in piazza La Marmora. "Si tratta - scrive un utente - di uno schiaffo alla memoria".






