Amarezza e un pizzico di rammarico. Queste le sensazioni che aleggiano in casa Biellese, all’indomani della sconfitta esterna con il Città di Baveno (3-1). Uno stop senza attenuanti, che ha lasciato l’amaro in bocca al tecnico Maurizio Braghin. “C'è poco da dire: dopo un quarto d'ora potevamo andare a casa. Probabilmente non sono riuscito in settimana a dare la giusta carica alla squadra. Un conto è prendere tre gol di buona fattura, un conto è fare tre regali. Bisogna farsi tutti un esame di coscienza e chiedere scusa ai tifosi per la prestazione vergognosa che abbiamo fatto”.
Da salvare, la prova espressa nella seconda frazione di gioco. “Nel secondo tempo abbiamo concesso pochissimo agli avversari, creando qualche palla gol importante. Con i campo i giovani, c'è stata una reazione seppur minima, ma comunque non una vera e propria risposta alla debacle della prima frazione”. Salutate le prime due posizioni, resta da salvaguardare il terzo posto dagli assalti delle rivali Pont Arnad, Ro. Ce. e Città di Baveno. Decisive saranno le ultime quattro sfide in campionato.
“Parlare di playoff dopo una gara del genere, non è facile – analizza il tecnico bianconero - La squadra a Baveno ha dimostrato ancora una volta di non avere la giusta cattiveria nelle partite che contano. Da qui fino alla fine del campionato sarà una vera e propria lotta di nervi e di intensità”.





