CRONACA - 01 agosto 2017, 12:39

Biella: Sindacati di Polizia Penitenziaria, è scontro con i vertici della casa circondariale VIDEO E FOTOGALLERY

I rappresentanti delle diverse sigle si sono dati appuntamento questa mattina davanti ai cancelli dell'istituto per lamentare soprattutto gravi problemi di sicurezza e mancanza di dialogo con la dirigenza. Tuttolomondo: "Avremmo voluto evitare in ogni modo di fare una manifestazione il primo di agosto ma all'interno del carcere si registrano criticità quasi quotidiane"

Manifestazione sindacale alle porte della casa circondariale di Biella (Foto Vincenzo Lerro)

Manifestazione sindacale alle porte della casa circondariale di Biella (Foto Vincenzo Lerro)

Chiedono a gran voce la sostituzione dei vertici della casa circondariale di Biella. Questa mattina, martedì primo agosto, i rappresentanti sindacali delle diverse sigle che operano all'interno della struttura cittadina hanno manifestato contro l'amministrazione lamentando le condizioni di scarsa sicurezza in cui sono costretti a lavorare i colleghi della Polizia Penitenziaria, oltre alla completa carenza di dialogo con la dirigenza stressa.

"Siamo qui per denunciare la mancanza di tutela e di sicurezza all'interno della casa circondariale di Biella, - afferma Giovanni Bellomo di COSP - oltre alle gravi difficoltà operative causate dall'assenza dei vertici dell'istituto. Noi chiediamo quindi l'avvicendamento del comandante e del direttore perché non ci sentiamo tutelati da loro: noi abbiamo bisogno della loro presenza, abbiamo bisogno di direttive precise per poter operare nella maniera più efficace e corretta. Abbiamo cercato in questi anni di instaurare un dialogo con i vertici, semplicemente chiedendo aiuto. Ci siamo rivolti anche al Provveditore ma non è servito a nulla. Il percorso intrapreso dal comandante e dal direttore si è sempre rivelato distante dalle nostre continue richieste di aiuto".

"Oggi SiNAPPe scende in piazza non contento, - spiega Raffaele Tuttolomondo - perché per noi il fatto di scendere in piazza è già di per sé qualcosa di negativo. Avremmo voluto evitare in ogni modo di fare una manifestazione il primo di agosto, ma all'interno dell'istituto, oltre alla carenza di personale e alla totale assenza dell'amministrazione in quest'ultimo anno, si registrano criticità quasi quotidiane, ma da parte della direzione non c'è stato nessun cenno, né provvedimenti precauzionali. C'è rabbia e stress tra i colleghi perché è stata messa a repentaglio la sicurezza e l'incolumità degli agenti della Penitenziaria. Andando avanti così rischiamo che qualcuno possa lasciarci la pelle. Ci sono state giornate in cui gli agenti hanno iniziato il servizio alle 7 di mattina e per smontare all'una di notte. Lo stress e la rabbia, poi, te li porti a casa, e sono le famiglie a risentire maggiormente dei nostri problemi lavorativi, tra i quali c'è anche la carenza dei riposi settimanali. Il vero problema resta comunque la sicurezza del personale che non è più motivato, perché stanco e deluso".

Se le condizioni di lavoro non dovessero migliorare i manifestanti sono pronti a tornare per strada già a settembre, "ma questa volta andremo direttamente a portare le nostre richieste davanti alla Prefettura di Biella", assicura uno dei rappresentanti sindacali.

Vincenzo Lerro

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