Biella - 28 aprile 2017, 19:00

Biella: Inclusione disabili, Fondazione CRB lancia il primo "Bando d'idee"

Biella: Inclusione disabili, Fondazione CRB lancia il primo "Bando d'idee"

VIVA è un acronimo che parla di inclusione sociale nonostante la disabilità. Vita Indipendente Vita Attiva, per esteso, è un Bando d'idee lanciato dal Fondazione CRB, in collaborazione con IRIS, CISSABO, ASL Biella e Università, e presentato questa mattina, venerdì 28 aprile, nella sala conferenze della sede di via Garibaldi. In estrema sintesi, la Cassa di Risparmio di Biella invita operatori e associazioni (per lo più quelle del terzo settore) a presentare idee progettuali "esemplari" nel Biellese al fine di dare vita ad un servizio organizzato in rete per la promozione e formazione alla vita indipendente volta alla piena inclusione delle persone con disabilità nella comunità.

Lo sviluppo, la qualificazione e l'innovazione dei servizi sociali e socio-sanitari rappresentano elementi necessari per la costruzione di un sistema di welfare sostenibile, che coinvolga la comunità, attento ai criteri di efficienza quanto alle esigenze individuali e relazionali. L'idea progettuale tende a promuovere cultura, condizioni e contesti attraverso cui le persone con disabilità gestibile a domicilio possano accedere a percorsi di sostegno personalizzato per aspirare all'indipendenza dai familiari e alla realizzazione in autonomia dei propri progetti di vita.

"Da due anni a questa parte - ha ricordato il vice presidente, Paola Garbella - la Fondazione ha deciso si sostenere e potenziare la progettualità legata al sociale e al welfare sulla base delle linee guida ACRI (Associazione di Fondazioni e Casse di Risparmio spa) per rispondere alle difficoltà del territorio. Nel Biellese il sociale soffre nonostante la vivacità che c'è nel settore, per questo motivo abbiamo deciso di sottrarre risorse qualche risorsa a Cultura e Sport. Il bando di idee è una novità assoluta attraverso il quale vogliamo arrivare a realizzare un tavolo di lavoro condiviso e allargato per affrontare il tema della disabilità dopo la scuola". 

La scadenza del Bando d'idee è fissata per il 20 giugno prossimo e sarà seguita dalla pubblicazione del Bando vero e proprio che prevede 300mila euro di investimento complessivo. 

"Non abbiamo un censimento preciso delle disabilità nel Biellese tra i 14 e 65 anni. - ha spiegato Paolo Gallana, presidente del Consorzio IRIS - Nel 2016 le scuole del territorio hanno comunicato 662 casi di studenti disabili; tra IRIS e CISSABO ne abbiamo in carico poco meno della metà: 321. Molti di questi ragazzi, dopo la scuola, non trovano lavoro e iniziano una vita domestica, cosa che si trasforma, tra l'altro, in una perdita di risorse per la collettività. Poi, quando non ci saranno più i loro genitori, cosa succederà? Noi stiamo cercando di unire le forze per creare un percorso di vita alternativo a queste persone. Si tratta di rendere effettivi i diritti che la legge nazionale e internazionale riconosce ai disabili. Solo con delle valide reti di supporto si può rispondere a queste esigenze, tenendo ben presente che la disabilità può anche sopravvenire. Disabili si nasce, ma in molti casi lo si può anche diventare a seguito di incidenti o malattie. Le statistiche, peraltro, ci ricordano che la popolazione biellese è la più vecchia del Piemonte".

Vincenzo Lerro

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