EVENTI - 10 marzo 2017, 07:39

Secondo appuntamento del ciclo "Per un’Ecologia Integrale del Biellese - Lavorare per la cura della Casa Comune”

Secondo appuntamento del ciclo "Per un’Ecologia Integrale del Biellese - Lavorare per la cura della Casa Comune”

Mercoledì 15 marzo, con inizio alle ore 21, presso la sala conferenze del Museo del Territorio di Biella via Quintino Sella 54b, si terrà il secondo appuntamento del ciclo " Per un’Ecologia Integrale del Biellese - Lavorare per la cura della Casa Comune ”, promosso da ACLI, Caritas, Chiesa Valdese, Piazza d’Uomo, CMD, Agesci, Una Chiesa a più Voci, Soci fondatori di PaceFuturo e patrocinato dalla Città di Biella e dalla Provincia di Biella..

L’incontro, dal titolo “I sommersi ed i salvati nella metamorfosi  economica e sociale”, vedrà la partecipazione del Prof. Aldo Bonomi, sociologo dell'istituto di ricerca A.A.S.TER. di Milano ed esperto di sviluppo locale.

Da acuto osservatore dei processi economici e sociali in atto, Aldo Bonomi descrive lo sviluppo delle società occidentali abbandonando la dialettica capitale-lavoro propria del Novecento e reinterpretando i fenomeni in corso attraverso i concetti di "flussi" e "luoghi" e la loro dinamica dentro la crisi dei territori.

I luoghi “costituiscono la spazialità intessuta di reti corte, di rapporti di prossimità, di culture locali o produzione tipiche”, i flussi stanno ad "indicare l’ipertrofia di quell’aspetto della società moderne relativo alla comunicazione e interconnessione tra ambiti diversi e spesso contrapposti” (Bonomi A., Territorio e Politica, Einaudi, Torino, 2014). Detto altrimenti, i flussi sono le grosse imprese transazionali, le internet company (Google, Microsoft), ma anche le migrazioni che ci stanno attraversando o la quantità inimmaginabile di informazioni che ogni istante sono veicolate dalle reti informatiche e dal web, mentre i luoghi sono gli spazi fisici in cui continuano a svolgersi le vite quotidiane di tutti noi, spazi fisici intessuti di storie e tradizioni. Nell’attuale fase storica i flussi connettono i luoghi sia dal punto di vista dei “processi globali di produzione economica del valore, sia dal punto di vista del meticciato culturale” (ibid.). Il rapporto tra flussi e luoghi è complesso, non lineare, carico di contraddizioni e portatore di sofferenze. Da un lato i flussi “usano” i luoghi, innescando fenomeni di spaesamento, di perdita di identità e aumento delle disuguaglianze locali e globale. Dall’altro il luoghi spesso resistono enfatizzando le proprie differenze, reali o presunte, chiudendosi e lasciandosi affascinare da letture del mondo separazioniste e intrinsecamente razziste.

In questo contesto la politica, soprattutto europea, si è illusa di poter gestire questa dialettica attraverso politiche economiche calate dall’alto e poco attente, anche nelle loro espressioni più virtuose, alle inquietudini delle comunità locali. Tali politiche oltre a non risultare efficaci, come dimostra il perdurare dell’attuale crisi, hanno accelerato il processo di allontanamento e disaffezione delle persone dalla politica nelle sue forme classiche derivanti dalle grandi narrazioni novecentesche. Questo allontanamento, in assenza di proposte alternative nuove, capaci di tenere insieme le visioni del futuro e le paure del presente, sta favorendo il diffondersi, a tutti i livelli, di visioni populiste che fanno della paura del diverso e del mito del leader i loro punti di riferimento.

E se da un lato i territori più esposti alla globalizzazione soffrono le peggiori conseguenze della crisi economica, tuttavia proprio da tali territori si possono cogliere le opportunità che si presentano nei periodi di crisi e di cambiamento.

La sfida, oggi più che mai attuale, è se i territori, liberi da visioni miopi e circoscritte, possano rappresentare i luoghi di ricostruzione e sperimentazione di nuove forme di coesione sociale in grado di affrontare le sfide della società globalizzata e dei mercati complessi.

Nell’incontro con il Prof. Bonomi cercheremo di approfondire la sua lettura dell’epoca contemporanea con l’obiettivo di evidenziare luci e ombre delle attuali tendenze socio-economiche ma soprattutto di interrogarne le contraddizioni per cogliere quelle forme di azione possibile che, a partire dai territori e dalla società civile, possano ripensare e costruire una coesione sociale in grado di supportare esperienze innovative ed inclusive di sviluppo economico che tengano insieme il locale e il globale, sostenibilità e benessere diffuso.

Aldo Bonomi è un sociologo italiano, fondatore e direttore dell’istituto di ricerca Consorzio A.A.S.TER. Si interessa di dinamiche sociali, antropologiche ed economiche connesse allo sviluppo territoriale. Consulente della Presidenza del CNEL (durante il mandato di G. De Rita), ha scritto per il Corriere della sera (1997-2004), e Il Sole 24 ore (dal 2005 cura la rubrica “Microcosmi”). Dirige la rivista Communitas. È autore di numerose pubblicazioni tra cui Il capitalismo molecolare (1997), Il Rancore - Alle radici del malessere del Nord (2009), Sotto la pelle dello Stato – Rancore, cura, operosità (2010), Elogio della depressione (2011, con lo psichiatra E. Borgna) e Il capitalismo in-finito. Indagine sui territori della crisi (2013), Territorio e politica (2014).

c.s.

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