- 18 marzo 2015, 10:58

"Il basket oltre il canestro", serata con il Gsd Verrone

L'evento organizzato con Panathlon Junior Biella vedrà la partecipazione di Niccolò De Vico

Niccolò De Vico

Niccolò De Vico

Gsd Verrone e Panathlon Junior Biella, in collaborazione con Comune di Verrone e Pallacanestro Biella, hanno organizzato una serata dal titolo “Il basket oltre il canestro”. All’incontro, che si svolgerà venerdì 20 marzo alle 20,45 nella sala della scuole elementari di Verrone (ingresso da via dei Gorghi), parteciperanno come ospiti speciali Federico Danna (responsabile settore giovanile Pallacanestro Biella), Niccolò De Vico (ala dell’Angelico Biella), Massimo Raseni (procuratore) e Roberto Carta Fornon (Panathlon International).  

L’appuntamento è dedicato al basket dei ragazzi e allʼapproccio quotidiano dellʼattività di un settore giovanile oltre gli allenamenti tecnici, sullʼimportanza dello sport come mezzo educativo, sul rapporto tra società e scuola.
“Tra Gsd Verrone e Pallacanestro Biella è nata una bella collaborazione, nel passato abbiamo sempre avuto le squadre di basket nella nostra palestra, ma da questʼanno è partito anche un confronto costruttivo. Questa serata sarà dedicata alle famiglie dei nostri giovani atleti e per accrescere ulteriormente questo bel legame. Conoscendo la bravura di coach Federico Danna, unito agli altri ospiti, crediamo sia la figura giusta per raccontare i segreti di un settore giovanile”, spiega Piero Turotti, presidente del Gsd Verrone.

Coach Federico Danna è felice dell’invito ricevuto: “Con Verrone è nata unʼimportante collaborazione, sia con il progetto minibasket sia per lʼutilizzo della struttura. Ci rende molto contenti collaborare con società che hanno fini simili ai nostri. Il tema della serata sarà lʼessenza del basket giovanile: la cui maggiore finalità resta legata a un aspetto educativo. Se con i ragazzi, spinti dalla passione, per gli operatori del basket è facile incidere, spesso con i genitori diventa invece più difficile perché pensano di avere un figlio campione e di conoscere tutto. Alcuni allenatori famosi sostengono che il giocatore ideale è un orfano, io questo non lo condivido: credo però sia fondamentale per una società sportiva il coinvolgimento della famiglia: perché fare sport vuol dire crescere a 360°, non solo a livello fisico ma anche umano".

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