“Un quadro lesivo compatibile con la dinamica di una caduta dalle scale”.
E’ un passaggio della perizia autoptica redatta dal dottor Paolo Bertone di Vercelli, esperto nominato dagli avvocati Marco Bozzalla e Giuseppe Lamasa, i difensori di Luciano Morettin, il pensionato di 78 anni agli arresti domiciliari con l’accusa di aver ucciso la moglie Nelly Donnazzan.
Inoltre, sempre secondo il professionista, non sono stati riscontrati segni prodotti da corpi contundenti, a opera di terzi sul corpo della vittima. Se a questo si aggiunge il fatto che la scala di casa Morettin è particolarmente ripida e con i gradini in marmo, sembra prendere sempre più corpo l’ipotesi di una disgrazia.
“In questa fase, però, dobbiamo essere molto cauti – è il commento degli avvocati Bozzalla e Lamasa – e dobbiamo aspettare trenta giorni, quando verrà depositato l’esito autoptico del dottor Roberto Testi, il perito nominato dalla Procura. Altro preferiamo non aggiungere”. Intanto le esequie di Nelli Donnazzan non sono ancora state fissate. Si attende, a momenti, che il magistrato conceda il nulla osta per la sepoltura.





