ATTUALITÀ - 11 luglio 2014, 14:23

"Sul turismo voglio far cambiare idea al sindaco Cavicchioli"

Intervista al nuovo presidente Atl Luciano Rossi. "Stiamo mettendo in piedi le prime iniziative, piccole cose per dare un senso compito alle opportunità, come la mostra della Venere o lo sbarco dell'Angelico Basket in Eurochallenge"

Luciano Rossi

Luciano Rossi

“Voglio far cambiare idea sul turismo al sindaco Cavicchioli, e lui del resto non chiede altro che di essere convinto che si tratta di una risorsa importante”. Esordisce così Luciano Rossi, presidente dell’Atl, reduce dal primo Cda. “Dove tra lo stupore dei consiglieri con più esperienza abbiamo parlato di turismo e non soltanto dei soldi che non arrivano”.

Che però in effetti sono tanti.
“Dalla Regione aspettiamo ancora le competenze del 2013. Fatti un po’ di conti, incassati tutti i crediti e pagati tutti i debiti, l’Atl sarebbe in attivo di circa 250mila euro”.

Come pensa di agire a riguardo?
“Facendo intervenire il consigliere regionale Vittorio Barazzotto. Gli scriverò chiedendo si interessi al caso”.

Invece sul turismo che vi siete detti?
“Stiamo cominciando a mettere in cantiere qualche piccola iniziativa di buon senso. Insieme all’assessore di Biella Barresi abbiamo pensato di promuovere la mostra della Venere del Botticelli con dei buoni sconto sul biglietto d’ingresso da mettere in tutti gli alberghi. Una cosa banale ma che intanto non è stata mai fatta. Poi mi incontrerò con il general manager dell’Angelico Fioretti per discutere dell’Eurochallenge. Voglio capire se dall’estero arriveranno tifosi e come potremmo coinvolgerli. Con una semplice lettera lo faremo presente alle altre società e ci metteremo a diposizione per organizzare pacchetti su misura. Lo stesso per l’iniziativa che Confindustria ha in calendario per settembre. In sostanza cercheremo di dare un senso compiuto a delle opportunità”.

In cosa si differenzierà la sua metodologia di lavoro?
“Se si arriva in Atl con un progetto già fatto non possiamo che prenderne atto e augurare buona fortuna. Perché a volte ce lo si dimentica ma siamo un soggetto progettuale, innanzitutto un partner assieme a cui sviluppare le idee”.

Ne avete già anche per l’Expo 2015?
“Per ora mettiamo in campo il Cashmere Express, un collegamento veloce con Milano finanziato dalla Regione, poi cercheremo di capire quanto costa uno spazio sul sito dell’Expo, da cui tutti dovranno passare. Il 2015 sarà un anno cruciale, con in programma anche la Passione e l’Ostensione della Sindone a Torino, questo ci aiuterà a crescere”.

Cosa vi serve per prepararvi adeguatamente?
“Uno studio serio sugli occupati nel comparto turismo e sul Pil che genera. Dai nostri primi dati parziali siamo arrivati a circa tremila lavoratori, che non sono pochi”.

L’impegno più gravoso pare quello di mettere d’accordo tutti i possibili protagonisti.
”Cominceremo con chi fa parte dell’assemblea dell’Atl, cioè i sindaci e le pro loco, cercando di dare a ogni loro evento la giusta dimensione. E’ chiaro che per ognuno la propria è un’idea vincente, ma bisogna capire che in qualche caso si deve guardare soprattutto al mercato biellese, che è comunque da non sottovalutare, prima le bellezze del territorio vanno apprezzate da chi ci abita”.

Su che eccellenze biellesi scommetterebbe?
“Sulle montagne, che sono belle e non inaccessibili come per altre località, sul turismo religioso che il prossimo anno avrà uno sviluppo esponenziale e sul mondo dello shopping, a patto che le aziende riqualifichino la loro proposta, sostituendo ai piccoli spacci magari le vetrine oggi vuote di via Italia. Un investimento in immagine che può partire soltanto dalla passione per il territorio”.

Passione che si riflette nel vostro slogan “Innamorati del Biellese”.
“Che ripeschiamo dalla campagna del 2006 ed è attualissimo, così come perfetto è il simbolo creato da Nespolo, la mano che vuol dire ‘ti saluto’, ‘batti il cinque’ o ‘fermati a Biella’. Così l’aveva pensata l’artista, che ha saputo catturare l’essenza del territorio, con le dita che rappresentano le cinque valli e il palmo la città e la pianura. Ce l’abbiamo, non costa nulla, lo sfrutteremo al massimo”.

m.z.

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