Il primo a parlare nel dopo partita ai microfoni di radio city è il g.m. Gabriele Fioretti: “Peccato per la sconfitta, ma per tanti motivi il bicchiere è mezzo pieno: abbiamo avuto alti e bassi, come è normale che sia per una squadra così giovane, ma sia nel primo che nel secondo tempo siamo riusciti a rientrare dimostrando di avere carattere e qualità”. Il pubblico ha risposto più che mai presente, con oltre 2.600 presenti che hanno incitato per 40’ la squadra: “Grande atmosfera e grande pubblico. I ragazzi hanno percepito dal campo l’atmosfera che c’era sulle tribune e questo ha regalato loro scuramente molta energia”. Infine un commento su una direzione di gara non certo impeccabile: “Trovo incomprensibile l’atteggiamento degli arbitri nei confronti di Voskuil, che non credo sia proprio uno sconosciuto. Nel finale ha subito un paio di contatti evidenti che sono stati ignorati”.
In sala stampa il primo a parlare è stato invece il giovanissimo coach di Veroli, il 31enne Marco Ramondino: “Sapevamo di dover resistere alle folate di talento ed energia di Biella e ci siamo riusciti. Abbiamo costruito buoni tiri, con un buon equilibrio tra gioco interno ed esterno e questo alla fine ha pagato. Obiettivi? L’unico nostro obiettivo per il momento è crescere e pensare a conquistare i punti utili per salvarci”.
Coach Fabio Corbani analizza invece così il match: “Per quello che deve essere il nostro cammino, dobbiamo per forza prendere le cose positive di questa partita: la squadra è partita troppo morbida, forse emozionata, con un atteggiamento che non rispecchia le nostre caratteristiche. Poi siamo stati bravi a girare il match e riprendere l’inerzia. Siamo stati sfortunati: l’infortunio di Laganà e un canestro già fatto di Raspino con la palla che entra e esce sono arrivati proprio nel momento in cui avevamo il ritmo migliore”. Gli alti e bassi di Biella hanno condizionato il match: “Gli alti e bassi sono caratteristiche dei nostri giovani: i ragazzi devono acquistare abitudine ad avere minutaggi e responsabilità importanti. Molti di loro, in primis il nostro capitano, l’anno scorso giovavano poco e con un ruolo marginale”. Lo 0/8 iniziale da tre punti ha tagliato le gambe alla squadra: “Se il primo tiro di Raspino fosse entrato forse non avremmo iniziato il match con 0/8 da tre punti. A volte basta un canestro per cambiare l’inerzia di una partita”. Nelle prossime tre partite Biella se la vedrà con Capo D’Orlando, Torino e Napoli, tre delle favorite per la promozione: “Abbiamo un calendario senza dubbio complicato, ma il campionato è lungo. Peccato per stasera, perché sarebbe stato bello vincere con una cornice di pubblico così”, sottolinea Corbani.
Tommaso Raspino, autore di una buona partita sia in difesa che in attacco, commenta così la sconfitta della sua squadra: “Noi sfortunati? Come si dice, la fortuna aiuta gli audaci e noi all’inizio non lo siamo stati. Quando parti con -15 nel primo quarto, recuperi e poi torni a -16, diventa molto più difficile giocartela. Da questo punto di vista è stato un demerito nostro non essere riusciti a far scappare via gli avversari. Sia nella prima che nella seconda rimonta abbiamo dimostrato di essere superiori a Veroli, anche se alla fine ci hanno sempre punito ogni volta che siamo calati. Il pubblico? Che dire, se non che in Legadue poche squadre possono vantare un tifo così”.











