Sedici squadre al via, sette posti a disposizione per i play off che assegneranno la promozione (l’ottavo sarà della vincitrice della Legadue Silver), due retrocessioni in Silver. Questa la formula del nuovo campionato di Legadue Gold targato Adecco. Delle 16 contendenti, almeno 4 o 5 potrebbero tranquillamente giocarsela al piano di sopra con un americano di qualità in più: Capo d’Orlando (che ha rinnovato con coach Pozzecco fino al 2019 e ha in rosa due monumenti Nazionali come Basile e Soragna), Barcellona Pozzo di Gotto (quella che ha investito di più) e la Torino dell’ex presidente rossoblù Antonio Forni (in rosa Valerio Amoroso e il capitano della Nazionale, Stefano Mancinelli) hanno budget superiori a metà delle squadre iscritte alla serie A. Verona (con il pluridecorato Marco Carraretto), Trento (la migliore per organizzazione di gioco), Napoli (con due big come Brkic e Malaventura), Brescia (finalista nel 2013) e Jesi, che potrà contare su due totem come Maggioli (miglior italiano delle ultime tre stagioni di Legadue) e il grande Mason Rocca, sembrano costruite apposta per dominare il campionato.
Il bello dello sport però è che non sempre i pronostici vengono rispettati e le sorprese così sono sempre dietro l’angolo. Tra queste va inserita di diritto la nostra Angelico Biella, squadra tanto giovane quanto futuribile e ricca di talento, che parte senza pressioni e particolari ambizioni di classifica ma che, se riuscirà a esprimere tutto il potenziale che è nei suoi protagonisti, potrebbe dar fastidio a molti.
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