Nella partita vinta domenica da Biella contro i Lugano Tigers hanno messo assieme 32 punti, 9 rimbalzi e 4 assist, numeri che hanno confermato una crescita continua nel corso del pre-campionato dell'Angelico. Laganà e Lombardi rappresentano il presente ma soprattutto il futuro di Pallacanestro Biella. La società laniera punta molto sulle loro qualità per garantirsi un futuro e, magari un domani, poter puntare a tornare nella massima serie. Fantasia, estro, atletismo, energia e passione per la pallacanestro a 360° gradi sono le qualità di Marco Laganà ed Erik Lombardi, i gemelli del canestro. Così diversi per caratteristiche tecniche (Laganà è un play maker nato, Lombardi un’ala), sono accumunati dal medesimo grande desiderio di emergere e affermarsi ad alto livello.
Entrambi sono cresciuti e hanno trovato la consacrazione nell’Under 19 di coach Federico Danna, esordendo in serie A già nella stagione 2011-2012. Lo scorso anno le loro strade si sono divise, con Marco rimasto a Biella e protagonista sui campi della serie A nonostante la retrocessione ed Erik prestato a Brescia in Legadue per farsi le ossa. L’estate con la casacca della Nazionale azzurra Under 20 li ha riuniti, consacrandoli anche a livello Internazionale giovanile con la splendida vittoria della medaglia d’oro ai Campionati Europei, guidati da coach Pino Sacripanti e dal loro attuale allenatore, Fabio Corbani. “Se non avessimo potuto contare su Laganà e Lombardi, ma anche su De Vico, Raspino e Murta, tutti prodotti del nostro vivaio, probabilmente quest’anno non avremo nemmeno fatto la squadra”, hanno ripetuto più volte durante l’estate i vertici rossoblù. Una frase che lascia capire quanto la società del presidente Massimo Angelico punti sui propri talenti.
Tornando alla coppia d’oro di Biella, proviamo a conoscerla meglio attraverso qualche domanda.
Che giocatori sono Marco Laganà ed Erik Lombardi?
Laganà. "Sono un giocatore a cui piace tenere la palla in mano, fare assist per i compagni e canestri importanti per la squadra".
Lombardi. "Se penso a me stesso come giocatore mi vengono in mente tre parole, atletico, esplosivo e difensore".
Il miglior pregio e il più grande difetto che pensate di avere?
Laganà. "Un pregio sicuramente è il mio istinto, sicuramente ci sono aspetti del gioco nei quali devo migliorare mentalmente, specie nelle pause che ogni tanto ho in difesa".
Lombardi. "Il mio miglior pregio è sicuramente l’atletismo, il difetto è il tiro, un aspetto sul quale lavoro tanto ogni giorno e che sto già migliorando".
Biella e Pallacanestro Biella per voi cosa rappresentano?
Laganà. "Biella ormai è la mia seconda casa, dal momento che sono qui da quattro anni. Pallacanestro Biella è una grande società e un grande ambiente, uno dei motivi per i quali sono voluto restare qui".
Lombardi. "Entrambe rappresentano la mia casa, Pallacanestro Biella è stata sempre la mia squadra e quella in cui ho sempre sognato di giocare".
Con che spirito affrontate una stagione da tutti attesa come quella del riscatto dopo la retrocessione?
Laganà. "Questa stagione deve riportare entusiasmo nell’ambiente dopo un’annata triste nella quale abbiamo vinto solo sei partite. Il clima che si è respirato in questo primo mese è benaugurante. Vogliamo vincere e far divertire i tifosi".
Lombardi. "Metterò in campo tutto l’impegno possibile e la mia energia. Anche nella sconfitta, dobbiamo sempre avere l’atteggiamento giusto e non mollare mai".
Quali sono le vostre ambizioni per la prossima annata e per la carriera futura?
Laganà. "Per questa stagione voglio fare l’annata migliore della mia carriera, giocando bene e interpretando al meglio il ruolo di play maker, ricambiando la fiducia della società. Per quel che riguarda la mia carriera, voglio giocare al più alto livello possibile, consapevole che questo dipenderà da molti fattori".
Lombardi. "Sono giovane, quindi penso anzitutto a migliorarmi, consapevole che la strada per diventare un giocatore professionista è molto lunga".
La medaglia d’oro conquistata con l’Under 20 agli Europei è stato finora il momento più importante della vostra carriera. Cosa vi ha lasciato dentro?
Laganà. "È stata un’esperienza bellissima con un gruppo straordinario. Per me è stato un privilegio poter essere il capitano della Nazionale azzurra. La medaglia conquistata ci terrà legati per sempre".
Lombardi. "Mi ha lasciato un ricordo che resterà sempre nella mia mente e nel mio cuore. La vittoria ha dato a tutti noi la carica giusta e la consapevolezza di quello che possiamo fare".
Da Federico Danna a Fabio Corbani, due grandi maestri per due giovani talenti come voi. Come descrivereste l’uno e l’altro?
Laganà. "Quando sono arrivato a Biella ero abituato ad un allenatore tranquillo come Menozzi. Passare a Danna è stata dura all’inizio, ma ora posso affermare che Danna per me è stato come un secondo padre, che mi ha aiutato a crescere come atleta e come ragazzo. Fabio è una persona tranquilla e un grande conoscitore e maestro di pallacanestro. Tra lui e la squadra c’è un ottimo feeling".
Lombardi. "Due grandi coach, entrambi con tanta esperienza e in grado di insegnarci tanti piccoli trucchi. Federico è stato fondamentale nella crescita di tutti noi e sono sicuro che Fabio lo sarà per il nostro futuro".
La squadra di quest’anno è molto giovane. Oltre a voi due infatti c’è un’altra coppia Under 20 (Chillo e De Vico). Che campionato dobbiamo aspettarci?
Laganà. "Credo sarà un bel campionato. Siamo giovani, abbiamo molta voglia di fare, due americani bravi e due italiani esperti come Berti e Infante. Magari perderemo qualche partita per inesperienza, ma potremo vincerne altrettante da sfavoriti".
Lombardi. "L’anno scorso a Brescia avremmo dovuto lottare per la salvezza invece abbiamo sfiorato la serie A. E’ difficile fare previsioni, noi di sicuro non molleremo mai".
Se non aveste fatto i giocatori di pallacanestro...?
Laganà. "Avrei fatto il benzinaio, perché adoro l’odore della benzina. Poi da piccolo ero attratto dalle mazzette di soldi che i benzinai si mettevano in tasca".
Lombardi. "Credo avrei fatto il meccanico o l’informatico. Sono un grande appassionato di motori e di tecnologia".





