Roberto Marocco, 29enne torinese, è colui che sta lavorando sui muscoli dei giocatori di coach Fabio Corbani, con l’obiettivo di mettere a punto i motori in vista dell’inizio del campionato di Legadue Gold. Raccolta l’eredità di Gigi Talamanca, Marocco è entrato subito in sintonia con lo staff tecnico rossoblù. Nel ritiro di Bormio è stato lui, assieme a coach Corbani, il comandante della truppa rossoblù. A lui quindi il compito di tracciare un bilancio sul lavoro svolto finora.
Che tipo di lavoro ha svolto la squadra nel ritiro di Bormio?
"Abbiamo avuto la possibilità di alzare l’intensità degli allenamenti, sia in sala pesi che sul campo. Per fortuna i ragazzi si sono presentati al raduno in buone condizioni, così lavorare è stato più facile, complice la loro grande disponibilità".
Con l’inizio delle amichevoli come cambierà il lavoro fisico-atletico?
"Da collettivo il lavoro diventerà sempre più individuale. In più abbiamo in squadra giocatori con età molto diverse (De Vico classe ’94, Infante classe ’81), ragione per cui serve un lavoro adatto alle caratteristiche e alle necessità di ognuno di loro".
Ci può fare un breve identikit dei ragazzi in rosa?
"Laganà ha recuperato molto in fretta dall’infortunio e lo vedo molto concentrato e carico. Raspino e Murta sono due veri mastini, un esempio per grinta e determinazione. Hollis e Voskuil si sono inseriti subito alla grande nel gruppo e lavorano senza mai risparmiarsi. Infante e Chillo sono due giocatori con grande forza fisica, le nostre torri sotto canestro. De Vico e Slanina mi hanno sorpreso per entusiasmo e voglia di fare. Dopo il giorno di pausa post Bormio, la squadra riprenderà a lavorare oggi, con l’obiettivo di mettere benzina in corpo in vista dell’inizio di stagione".
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