Corradino ha una predisposizione per la teatralità che gli garantirà di sicuro un futuro dopo la carriera di sindaco che auspichiamo si chiuderà in primavera. Con spavalderia rivendica il suo impegno, la sua forza, il suo essere al di sopra dei partiti (immagino anche di quello verde padano in cui milita da 20 anni e che lo ha portato a sedere in consiglio comunale quando la mia generazione faceva le medie). I partiti che lo hanno eletto, i partiti che lo hanno fatto assurgere a incarichi di livello nell’Anci, i partiti di cui fa parte da ben prima del sottoscritto e che non ha mai abbandonato nè di cui ha fatto a meno.
Rivendica il suo impegno? Vero, si è impegnato molto in 4 anni. A mettere in pratica i progetti pensati dalle amministrazioni che lo hanno preceduto (il marciapiede in via Parlamento, il parcheggio in via Mazzini sotto il cimitero, la rotonda in via Matteotti, tutti progetti pensati dalle giunte Scaramal e Bianchetto), a far perdere occasioni di sviluppo alla città (il teleriscaldamento sfumato per le beghe politiche tra Lega e PDL, la Pedemontana che darà il colpo di grazia all’Area Artigianale e inonderà Cossato di traffico e smog), a far spendere soldi in opere inutili (6.000 euro per dei cipressi a noleggio in centro sotto Natale, 20.000 euro per spostare l’archivio comunale in un magazzino completamente inadeguato e da mettere a norma, 300.000 euro in tre anni a bilancio per un rifacimento dei giardini che ancora non si vede). Senza contare perle quali il disastro della nomina a presidente del Cissabo del suo allora alleato Tomat (esperienza finita in modo desolante), il sì alla Diga in Valsessera perché “aumenterà la pesca”, l’ordinanza “anti-burqa” in una città dove non se ne è mai visto uno nemmeno in cartolina, l’aver messo in naftalina la Commissione Consultiva per le Disabilità per manifesta incapacità a comprenderne l’utilità e il funzionamento (non sono mai state contattate le associazioni e le realtà che di quel mondo si occupano), l’averci spiegato che se dopo 70 anni c’è ancora bisogno dell’ANPI vuol dire che non fanno bene il loro lavoro. Vere perle.
Stia pur tranquillo Corradino: da umile gregario come mi dipinge, insieme ai tanti altri “gregari” che mi circondano, cercheremo di far capire a Corradino che l’arroganza e la baldanza non bastano a fare di Cossato una città migliore. Faremo, come spesso accade, quel che non è stato in grado di fare lui. E lo faremo con spirito veramente civico, con l’aiuto di tutti quelli che vorranno darci una mano.
Marco Barbierato
Segretario Circolo PD Cossato




