SPORT - 25 luglio 2013, 21:40

La Juventus Academy sbarca a Biella

Ufficializzato l'accordo per i giovani aspiranti campioni tra il club torinese e la Junior Biellese

La Juventus Academy sbarca a Biella

Uno dei più grandi poeti del novecento diceva che: "Un uomo senza sogni è un mostruoso animale, un cinghiale laureato in matematica pura"

Dico io: quanti bambini hanno sognato di diventare famosi? Quasi tutti? Quanti bambini, in tutto il mondo, con indosso la divisa della propria squadra e le agognate scarpette, entrando il quel magico terreno verde o spelacchiato, hanno sognato di diventare chi Silvio Piola, chi George Best, chi Didier Drogba, chi Rinat Dasaev, chi Falcao? Ve lo assicuro, tutti.

Il progetto Juventus Academy-J.L.Biellese al di là della dovuta retorica su: innalzamento del livello tecnico dei bambini/quasi ragazzini (pulcini ed esordienti), ricaduta del tutto anche nel sociale, integrazione (sul modello della Cantera del Barcellona), formazione degli allenatori, fini educativi, risonanza mediatica (soldini?) ha, il cuore proprio nelle incontaminate aspirazioni di questi piccolissimi calciatori. 

Ve n'era diversi alla conferenza stampa di presentazione e pure se non sembravano prestare troppa attenzione alle parole forbite degli adulti capivano che si stava facendo qualcosa di bello ed importante per loro, per i loro sogni.

Fatta la doverosa premessa è risaputo che il rapporto della Biellese con la Juventus è antico: ricordiamo la presenza nella Juventus di tanti anni fa di Mazzia e Boldi o, in tempi recenti, di Beltrame e Ceria.

Deus ex machina del progetto è sicuramente Enzo Francisetti, giocatore della Biellese più forte degli ultimi cinquant'anni. 

L'affiliamento (prima era un discorso di amicizia personale probabilmente dello stesso Francisetti) è cominciato con degli incontri della dirigenza Biellese a Vinovo (dove si allena la Juventus) con coordinatori, dirigenti e affini fino a sfociare nell'ufficiali

Nel suo intervento il presidente della J.B.L.. Ariezzo ha parlato di difficoltà nel creare sinergie con le altre realtà del calcio locale, quasi che molti storcessero il naso quando uno dei loro giovani finisce tra le fila bianconere. Ed ha ragione. Al di là di inefficaci e campanilistici propositi disgreganti, la Biellese (la Junior? Oddio, non so più come chiamarla e questo è forse l'argomento più gettonato e polemico tra i tanti e delusi tifosi bianconeri), indipendentemente dalla democratica libertà di scelta, deve ritornare ad essere il polo di attrazione principale del calcio laniero: 'l'Università.'

Ora mi rivolgo ai molti genitori che sperano sempre di avere 'Il Maradonino' tra le mura domestiche. Il patto Juventus-Biellese (ah, che liberazione! L'ho detto!) porterà ad un rapporto diretto tra le due società: innanzitutto, sfruttando la vicinanza, si potranno organizzare delle amichevoli, poi la possibilità di partecipare a manifestazioni prestigiose come la Juventus Academy Cup ed infine, ultimo ma non ultimo, la presenza periodica di tecnici Juventus a Biella. Senza nulla togliere alle bellissime realtà del circondario, c'è forse un luogo migliore per i vostri potenziali 'Maradonini'?

Il tutto non va però decontestualizzato dal discorso 'Prima Squadra': è importantissimo che ci sia una Biellese competitiva al fine di ricreare fascino intorno al nome e generare un effetto volano che si ripercuota sul settore giovanile.

All'uscita mi sono soffermato con Enzo Francisetti, giocatore che non ho avuto la fortuna di vedere in campo e, mi ha parlato di come l'anno scorso un osservatore del Novara era venuto a visionare un nostro giovane del '95.  Chi è abituato a venire a vedere la partita a ridosso del fischio di inizio di solito trova problemi di parcheggio.  Il buon osservatore del Novara, avvicinandosi allo stadio e vedendo che non c'era anima viva, ha infilato la via contigua al tennis e se ne è andato pensando di avere o problemi mnemonici o di non aver capito bene. Al di là che si tifi Biellese o meno speriamo che non capiti più.

Giovanni Gilardino

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