Ettore Steni, classe 1992, al termine di una stagione esplosiva è pronto a fare il grande passo nel calcio professionistico, a testimonianza di quanto i vivai biellesi stiano producendo tanti giovani campioni.
Come tante storie, anche quella di Steni è legata a vicende alterne della fortuna: in certa misura ricorda quella del suo pari ruolo Marchetti, portiere della Biellese quando nessuno più lo voleva ed oggi uno dei migliori estremi difensori italiani.
Steni, ponderanese, proprio con la squadra del suo paese esordisce sino al termine della categoria esordienti. Poi il salto alla Biellese, con la quale gioca nei Giovanissimi nazionali e l'anno successivo con gli Allievi Nazionali, oltre a fare il secondo di Luca Mordenti nell'ultima Biellese che aveva sul campo ottenuto la serie C. La Biellese sparisce e Steni si accorda con il Novara, con il quale disputa il campionato Berretti il primo anno (vincendo il titolo Nazionale di categoria) e quindi quello Primavera nella stagione in cui il Novara farà il salto in Serie A. Con la prima squadra si allena e tutto sembra andare per il meglio, ma a fine stagione, anzichè un contratto professionistico si vede recapitare uno svincolo. E' tenace Steni, non molla, e anche se ancora giovanissimo approda a Gozzano in Serie D. Gioca e fa bene, ma a febbraio si infortuna ed è costretto a saltare tutta la stagione. A fine campionato anche il Gozzano lo ringrazia.
Il secondo colpo ravvicinato potrebbe stendere le velleità del giovane portiere, che non molla. Rifiuta la Junior Biellese: "Avrei giocato, sicuramente, ma non era una società che mi dava troppo affidamento, con dirigenti che entrano e poi escono velocemente". E così, a preparazione già iniziata e ancora senza squadra, decide di andare a fare un provino a Crema, alla Pergolettese. "Sono convinto che la ruota giri e che quello che ti viene tolto prima o poi ti venga restituito" racconta oggi. La fortuna si volta a guardarlo e anche se non del tutto in forma strappa un contratto in serie D con la Pergolettese che cercava un portiere.
Il resto è storia recente, fatta di una stagione da 27 gol subiti in 38 gare. "Ho saltato solo una partita per una squalifica che è arrivata dagli episodi della vecchia Biellese. Ho sempre giocato titolare e credo che sia stata una stagione davvero vincente. Vincere un campionato è sempre un'esperienza esaltante".
Oggi Steni si è conquistato sul campo il diritto a giocarla quella serie C che insegue da tempo: "Credo che potrebbe essere a Crema, l'intenzione di entrambe le parti è la riconferma. Se fosse diversamente, allora cercherei comunque una società di C: penso di essermi meritato sul campo il diritto a provarci".
Ora niente allenamenti e gare, soltanto la scuola: "Sto studiando per un esame (è iscritto ad Economia aziendale, ndr) perchè alla mia età è giusto coniugare il calcio allo studio: non è così semplice, nemmeno in C, vivere di calcio. E poi studiare è un valore aggiunto comunque".





