Federico Ormezzano per molti biellesi è “il” rally, uno dei migliori piloti mai usciti da questo territorio, capace di vincere due Lana.
Con che obiettivo si presenta alla partenza di questo Lana Storico?
“Nessun obiettivo specifico. Voglio soltanto partecipare ad una gara che ho sempre amato, con le strade più belle dove correre in macchina, molto selettive. Oggi che ho 65 anni posso gareggiare libero dalle pressioni, dal risultato, provare il vero piacere di vivere una passione che ho da quando sono nato riuscendo ad assaporare emozioni che solo con un casco in testa e sulle strade di casa si possono provare”.
Qual è la tua prova preferita di questa gara?
“La Baltigati. Io sono nato a Pray, su quelle strade in gioventù ho imparato ad andare prima in bicicletta, poi in motorino, ci ho fatto le prime uscite con le ragazze e poi il primo rally, il 999 minuti, e il primo Lana. Con questa storia alle spalle non posso dire diversamente”.
Cosa ti piace particolarmente dei rally storici?
“Direi le automobili d’epoca, tutte diverse, tutte con la loro ‘personalità’, il loro rombo. Il rumore della Stratos era inconfondibile . Oggi le auto sono quasi tutte uguali, velocissime e bellissime, i rumori si confondono, niente a che fare con la nostra epoca. L’ambiente dei rally storici è fatto di collezionisti, dove le auto sono per la maggior parte di proprietà, è tutto più goliardico e cameratesco, meno asettico, meno professionale e rispetto alle gare di oggi c’è ancora della vera amicizia, come tra me e molti piloti con i quali mi sono confrontato in gioventù”.
Chi vedi come favorito?
“Il vincitore della scorsa edizione Davide Negri, oppure Lucki con la Ferrari”.




