SPORT - 11 giugno 2013, 20:47

Junior Biellese vs Ceversama, scontro d'Eccellenza

A confronto società, staff, rosa e tifosi delle due squadre di calcio più rappresentative

Junior Biellese vs Ceversama, scontro d'Eccellenza

Junior Biellese e Ceversama. Da un po' di anni a questa parte le due società sono quanto di meglio il territorio sia capace (nel senso di averne la forza economico-tecnica) di esprimere. Due società che oscillano a cavallo di Promozione ed Eccellenza. La prima, la squadra della città di Biella, quest'anno ha consolidato la propria posizione in Eccellenza. La seconda, la squadra nata dalle ceneri del defunto Villaggio La Marmora, capace di mettere insieme (e tutto sommato d'accordo) quattro paesi e altrettante tradizioni calcistiche di campanile, ha ottenuto, pur perdendo, il secondo posto in Regione valido per un ripescaggio sempre in Eccellenza. Al netto di sorprese, visto che il calcio moderno ci ha abituato a defezioni ormai continue di un numero sempre maggiore di società (servirebbe una riforma più strutturale, ma questa è un'altra storia), il prossimo anno le due squadre torneranno ad affrontarsi. Due società, alcuni punti in comune, molte differenze. Proviamo ad analizzare nel dettaglio,i principali argomenti di discussione.

SOCIETA'

Junior Biellese

A salvare l'ennesima barca bianconera (intesa come squadra, non come società) dall'inevitabile affondamento, dopo l'epoca Tescari e la breve parentesi Marzano, ci ha pensato una storica coppia di amici, appassionata di calcio, che aveva già avuto modo di gestire da vicino un tratto di percorso della storica 1902: Marco Debernardi e Oscar Spadon. I due, ma in particolare il primo, ha deciso di tornare "in campo" per seguire lo sviluppo tecnico del figlio, giovane allenatore di belle speranze, creando da zero la Junior Biellese. La società, con colori sociali bianconeri, esordì in terza categoria con un nutrito settore giovanile specie di primi calci, pulcini ed esordienti, con la presidenza di Gianfranco Damilano (noto, all'epoca, più per il tennis che per il calcio). Con la sparizione della 1902, ripartendo dalla Promozione, la società è arrivata a oggi non senza qualche difficoltà, l'inglobamento della Libertas nei ranghi del nuovo sodalizio (non dimentichiamo che proprio la Libertas Biella presieduta da Eugenio Zamperone ha immolato per la nuova Junior il titolo di Promozione fondendosi con i bianconeri) e una serie di cambi al vertice. Fino appunto all'Eccellenza. A oggi il presidente è Pier Glauco Ariezzo, già in società con Debernardi ai tempi del Villaggio La Marmora e può contare su un dimissionario Gioacchino Scotti, patron storico proprio del Ceversama. Scotti ha provato ad accettare l'incarico sperando di riuscire a realizzare un sogno che da tempo portava in cuore: fondere le disponibilità e le energie per riportare a Biella il calcio che conta, se non subito il professionismo, almeno una Serie D. Qualcosa, però, strada facendo si è rotto e oggi Scotti è pronto a tornare a guidare il suo Ceversama.

 Ceversama

Partendo proprio da Scotti, il Ceversama senza di lui ha comunque portato avanti una politica di lavoro fatto con risorse in calo, ma con una programmazione diversa improntata sui giovani. Una scommessa che sembra aver pagato, anche perché in passato, cercando di scimmiottare la Biellese, inserendo qualche costoso nome di cartello, non sempre i risultati sono arrivati. Oggi il Ceversama, in attesa che Gioacchino Scotti ritorni al timone di un gruppo di soci che è rimasto pressoché invariato negli ultimi anni, e che comprende storici dirigenti provenienti da Verrone e Massazza, ma anche da Salussola, come il giovane e preparato Matteo Cabrio, è formalmente guidato, così come la Biellese, da un presidente di rappresentanza, Renato Mosconi, storico dirigente già dai tempi del Biella VL. Le similitudini con i bianconeri, dovute poi all'andata e ritorno di Scotti, sono notevoli, con la differenza che Scotti tornerà con tutta probabilità in prima linea dal primo luglio, mentre per vedere Debernardi-Spadon bisogna osservare con attenzione soltanto, e non sempre, le tribune del La Marmora: mai un'uscita formale, mai una dichiarazione, preferiscono operare dietro alle quinte. Un altro aspetto importante, perché a Biella ci sono circa 45 campi da calcio in gestione al Comune, ma nessuno in gestione diretta alla Junior, il Ceversama può invece contare su quattro campi (Verrone, Cerrione, Massazza e Salussola) nei quali far giocare tutte le categorie.

 STAFF

 Junior Biellese

Altri incroci, anche nello staff. Da come ci si interscambi facilmente, spesso, a onor del vero più nella direzione Verrone-Biella che in quella opposta, si capisce come nella testa di Scotti (ma anche di Zamperone) ci fosse lo scenario di un polo calcistico sinergico. In altre parole il passaggio dal calcio dei proprietari su tutto a quello del raggiungimento di un obiettivo comune. A Biella è, negli ultimi anni, prevalso sempre il concetto, sostenuto dalla mancanza crescente di sponsorizzazioni, che chi mette i soldi decide a prescindere. Lo staff dirigenziale, così, possiede oggi un'importanza relativa. Non quello tecnico. Al netto del giudizio sull'opportunità di lasciare una squadra appena portata ad un passo dall'Eccellenza con una notevolissima percentuale di meriti propri (Il Ceversama), Giuseppe Albertini sarà il nuovo allenatore e con lui arriveranno Gigi Coppo e Andrea Ranieri. Albertini è stato la garanzia principale del Ceversama e ora lo sarà senz'altro della Junior Biellese: è fra i due o tre migliori allenatori di cui il Biellese oggi dispone (Luca Prina  è fuori classifica, anche se Albertini proprio di Prina è stato il vice nell'ultima Biellese che ha conquistato la C2 e che poi è stata retrocessa d'ufficio). Con un tecnico così sarà facile il lavoro per il direttore sportivo Michele Lavecchia.

 Ceversama

A Verrone sono stati tanti gli sforzi compiuti da Gioacchino Scotti, ma altri soggetti oltre a lui hanno sostenuto la squadra e, pur con una ristretta base di sponsorizzazioni, molte scelte sono state condivise maggiormente rispetto a quanto avviene in casa Junior, dalla scelta di affidarsi ad un tecnico piuttosto che ad un altro, o sul dare fiducia a un giocatore. Il Ceversama è ora rimasto orfano dell’allenatore. Dovrà decidere ufficialmente (ufficiosamente è già deciso) se chiedere un ripescaggio che al 99% sarebbe accolto e soprattutto il riconfermato Giuseppe Bifermino ora dovrà iniziare i sondaggi per un nuovo tecnico, partendo, come tradizione societaria vuole, da qualche nome che abbia già respirato l'aria verronese. I primi ad essere interpellati saranno sicuramente Brando e Rossi, poi si vedrà.

 GIOCATORI

 Junior Biellese

Una cosa è certa: Albertini farà le proprie richieste. Un secondo fatto è scontato: non tutti i senatori che hanno concluso questa stagione saranno confermati, a partire da Travaini e Coppo, che avanzano molte offerte, e il portierone Mordenti, che inizia ad avere un discreto numero di primavere alle spalle. Molto dipenderà da quanto sarà il budget a disposizione.

 Ceversama

I giovani, come Achino e un gruppo storico di giocatori che hanno una notevole esperienza come Antoniotti, saranno il patrimonio da cui ripartire. Umeroski e Dos Santos erano arrivati a Verrone seguendo mister Albertini, per citare un paio di protagonisti. Ora potrebbero spostarsi ed indossare il bianconero, continuando a seguire il loro mentore. Ma Umeroski, che la Promozione l'aveva vista con D'Ambrogio alla Libertas ma era giovane e a suon di gol l'ha riconquistata in tutte le categorie minori, oggi valuta diverse offerte (ben pagate) di categoria, e potrebbe anche allontanarsi da Biella. Per Dos Santos, se non sarà convinto a vestire la casacca Junior, si parla anche di qualche primo contatto per la Serie D. Rispetto alla Junior il Ceversama, anche in Eccellenza, partirebbe senza alcuna pretesa se non una buona salvezza, dando spazio ai giovani.

 TIFOSI

 Ceversama e Junior Biellese

Questo capitolo merita un paragrafo condiviso perché si parte dalla stessa base: un progetto che costa dei soldi (spesso molti) e le energie psisco-fisiche di tanta gente, se seguito da una quarantina di spettatori, che diventano ottanta nelle partite di cartello, ha poca possibilità di espandersi. E ha quantomeno poche possibilità di attrarre investitori al di fuori del mecenatismo. La ricerca di fondi la stanno facendo un po' tutti. E non è poi nemmeno colpa di chi se ne occupa se i risultati non arrivano. Il calcio così come è oggi nel Biellese interessa i parenti dei giocatori (genitori e fidanzate), qualche irriducibile addetto ai lavori (presente o passato) e un pugno di tifosi che si contano sulle dita di una mano. A Biella, forse perché si gioca nello stadio cittadino, può capitare quella favorevole congiuntura domenicale in cui si vede qualche volto estraneo e distante almeno 6 gradi di separazione da chi sta in campo. A Verrone è ancor più difficile.

La Junior potrebbe contare anche su una storica tifoseria ultras che però fatica a ricompattarsi sotto il nuovo stendardo. Qualcuno una volta ha detto che quando si è stati grandi è difficile tornare Junior… E forse dietro a quella battuta di un tifoso si può spiegare la mancanza di un ritorno di passione. Si era costituito, un paio di anni fa, un nuovo gruppo, diverso da quello "storico", ma a oggi non brilla per continuità. A Verrone tutto questo non esiste: il Ceversama non avrà mai gli ultras, almeno non così come è oggi.

 

Fabrizio Ceria

SU