POLITICA - 25 luglio 2017, 12:05

Parte il campo estivo di IDEA

Parte il campo estivo di IDEA

Nessuna pausa per il movimento fondato dal sen. Gaetano Quagliariello, che il 20 giugno ha celebrato il congresso a Biella eleggendo Santo Coppolino al Coordinamento Provinciale di un direttivo comprendente i consiglieri comunali, Mariano Zinno (Cossato) e Davide Dellarole (Candelo), oltre ad esponenti della società civile quali Elena Cantone e Renato Vallivero. Ieri si è svolto il primo evento del “campo estivo” di IDEA.

Una serie di assemblee politico programmatiche che faranno emergere i problemi dei territori nelle tre macroaree geografiche del paese. Nel suo intervento, il Presidente Quagliariello ha dichiarato: “Abbiamo contrastato il disegno renziano statalista e accentratore sconfitto con il referendum del 4 dicembre, per le stesse ragioni e con la stessa forza sosterremo i referendum per l’autonomia in programma a ottobre affinché siano un’occasione per riscrivere i rapporti tra Stato e Regioni sulla base dei principi di autonomia e sussidiarietà”.

Il leader di ‘Idea’, intervenendo alla presenza del coordinatore di ‘Idea’ in Veneto Stefano Casali, del sindaco Federico Sboarina e di centinaia di militanti e amministratori locali provenienti dalle regioni del nord Italia ha poi precisato “Il principio di autonomia riconosce e valorizza le diverse caratteristiche e le differenti esigenze delle Regioni, e presuppone che l’azione sussidiaria dello Stato debba conformarsi a questa diversità. L’autonomia è dunque una sfida virtuosa per tutto il Paese, ed è una strada per declinare insieme, con le loro peculiarità, le esigenze del nord e quelle del sud”.

Per Casali quella per il referendum di ottobre “è una battaglia né ideologica né di partito ma per una buona amministrazione e per una maggiore disponibilità di risorse da destinare ai nostri cittadini. Una prospettiva di maggior federalismo delle regioni – ha affermato il coordinatore di ‘Idea’ in Veneto – è la naturale controparte della rivendicazione nei confronti di un centralismo e di uno statalismo esasperati”. All'incontro di ieri, presso il palazzo della Gran Guardia di Verona, Il coordinamento biellese è stato rappresentato da Elena Cantone, consulente aziendale e insegnante di matematica, che nel suo intervento ha ripreso uno dei temi della mozione congressuale biellese, mettendo l'accento sulla necessità di superare il “nanismo municipale” che costituisce uno spreco di risorse non più sostenibile e un intralcio all'insediamento di nuove imprese. “

Nella Provincia di Biella - ha spiegato Elena Cantone - vivono circa 180.000 abitanti distribuiti in un'ottantina di comuni. Modena, Prato, Parma, Brescia, solo per citare quelli che mi vengono in mente, hanno qualche abitante in più di 180.000, e malgrado questo vivono in un unico comune. Se ci mettiamo nei panni di un industriale che deve discutere tutti i giorni con un esercito di sindaci, ciascuno rè nel suo fazzoletto di terra, possiamo comprendere le difficoltà di scegliere questo territorio per fare impresa. Per non dire dei costi di mantenimento di ottanta municipi, che si mangiano la possibilità di mantenere decorose strade, edifici e strutture pubbliche, scivolando inesorabilmente nel degrado. Noi dobbiamo uscire da quest'equivoco, lo dobbiamo ai nostri figli...”

c.s. Santo Coppolino

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