Valli Mosso e Sessera - 18 luglio 2014, 18:05

Una cittadina difende gli alberi di Trivero

Ne sono stati abbattuti una trentina. Lo ha deciso il sindaco con un’ordinanza ma Luciana Lachi non ci sta e coinvolge Lipu e WWF

Gli abitanti di frazione Ponzone di Trivero lo avranno sicuramente notato. Gli alberi che costeggiavano la strada che porta al cimitero sono stati abbattuti. Quasi tutti. Da giorni, ci sono camion che trasportano i grossi tronchi che, fino a poche settimane fa, si trovavano sul bordo di quella strada da decenni. Un provvedimento richiesto dall’amministrazione comunale che ha emanato un’ordinanza urgente. “Quelli erano alberi ultrasecolari” spiega Luciana Lachi che vive da anni a Ponzone. “La mia abitazione si trova proprio sotto a quelle conifere e non ho mai visto una situazione di pericolo. Il sindaco ha emanato l’ordinanza venerdì scorso e lunedì, ottocento metri di strada erano già stati disboscati. Si tratta di piante bellissime che, solo in parte, erano state compromesse dai temporali della scorsa settimana”. Luciana ha così richiesto di effettuare  delle analisi agli alberi per dimostrare che la necessità di abbatterli, non era legata ad una malattia delle conifere. “In prima battuta, il Comune ha rifiutato la mia richiesta. Solo grazie all’aiuto del consigliere Silvano Civra Dano, siamo riusciti ad ottenere i risultati delle analisi che come sospettavo, hanno evidenziato lo stato di ottima salute degli alberi. Tra loro, c'era anche una tuia di centocinquant'anni che è stata buttata giù senza pensarci due volte”. Luciana sembra essere sola in questa lotta nella quale però, ha coinvolto anche il Corpo Forestale, la Lipu e il WWF. “Non si tratta di un capriccio ma di un danno che è stato creato all’ambiente e alla fauna. Su quelle piante c’erano nidi di picchio nero, gufo e poiana per non parlare degli altri animali che vivevano nel sottobosco. Continuerò la mia battaglia affinchè il Comune non decida di agire in questo modo anche in altre zone del paese”. 

e.r.