Nessuno ha mai pensato di approfondire l'argomento nessuno, ha mai voluto realizzare una ricerca. Eppure, il fenomeno del lavoro minorile nel biellese è esistito. Lo testimoniano le immagini esposte allo Spazio Cultura della Fondazione CRB raccolte e catalogate dallo storico del Docbi Danilo Craveia. I "Bocia" termine con cui si indicavano i bambini lavoratori e titolo della mostra, c'erano anche nei nostri paesi. Lavoravano nelle campagne e nelle filature. Lo dimostrano le poche fotografie che li ritraggono con le mani sporche di terra e le vanghe in mano o ancora più piccoli e deboli tra i primi telai automatici delle fabbriche.
"Il fenomeno del lavoro minorile nel biellese era molto diffuso" spiega lo storico curatore della mostra. "Erano gli stessi enti religiosi a spingere i bambini a lavorare perchè si pensava che il lavoro, li tenesse lontani dalla strada, dall'ozio e quindi dal peccato. Ne sono un esempio la nascita del cotonificio realizzato all'orfanotrofio del Vernato o il filatoio della seta di Oropa dove lavoravano moltissimi bambini". La presenza di minori al lavoro era un fatto tenuto nascosto. "Quando nel biellese nacquero le prime fabbriche i bambini furono impiegati in moltissimi stabilimenti. Questo però, non è documentato dalle fotografie d'epoca. Era uso dei fotografi e degli imprenditori biellesi, ritrarre solo gli stabilimenti e non gli operai. Questo, per dimostrare come il paesaggio e l'architettura stessero cambiando" conclude Danilo Craveia.
Solo nel 1913 il fenomeno viene smascherato. L'imprenditore Lora Totino di Pray realizza un video documentario in cui vengono ripresi anche bambini intenti a lavorare nel suo stabilimento. Nello stesso periodo Luigi Einaudi viene a Biella per documentare gli scioperi e raccoglie dati anche sul problema del lavoro minorile. "La situazione da tutti conosciuta e sempre nascosta doveva essere affrontata. Fu Monsignor Losana a dare vita alla prima campagna che spingeva i bambini a frequentare la scuola e a scegliere l'istruzione a discapito del lavoro".
Le immagini di "Bocia" saranno visibili fino all'8 dicembre allo Spazio Cultura della Fondazione CRB in via Garibaldi a Biella.